Una vera è propria impresa è stata compiuta dall’Inter di Simone Inzaghi: il 3-3 del Camp Nou non è solo un risultato straordinario sotto il punto di vista del morale (in special modo per come è arrivato), ma proietta la squadra neroazzurra in ottima posizione per poter passare uno dei gironi più difficili dell’intera Champions visti gli avversari di grossissimo calibro: Bayern e Barcellona.
La qualificazione sarebbe già potuta essere matematica se, a tempo praticamente scaduto, il giovane Asllani avesse mantenuto il sangue freddo battendo Ter Stegen o passando la palla al meglio posizionato Mkhitaryan. Così non è stato e l’Inter si è dovuta “accontentare” di un pareggio, comunque d’oro, per cui tutti tra giocatori e tifosi avrebbero messo la firma, e anche uscire dal Camp Nou con il rimpianto di non averla vinta non è esattamente cosa da tutti.
Così come è già successo negli anni a questo punto della Champions, l’Inter ha ribaltato i pronostici ed ora ha totalmente il destino nelle proprie mani. Per essere certi della qualificazione ai ragazzi guidati da Inzaghi basterà battere in casa la Cenerentola del girone, il Victoria Plzen ancora a zero punti e battuta in casa qualche settimana fa grazie ad i gol di Dzeko e Correa. La qualificazione sarebbe poi a distanza di un punto, se il Barcellona non vincesse contro il Bayern Monaco, opzione comunque abbastanza credibile nonostante i bavaresi siano già qualificati: da eslcludere categoricamente si scostino, soprattutto contro un avversario di questo valore e contro il vecchio bomber Lewandoski.
Sembrava una mission impossible, ma si sa: è Pazza Inter. In uno dei momenti più difficili dall’inizio della gestione Inzaghi, i giocatori hanno ritrovato fiducia grazie alla vittoria in casa per 1-0 del 4 ottobre, per poi confermarsi in campionato a Reggio Emilia contro il Sassuolo, ora un’altra prova da grande squadra che sembra possa scacciare via i brutti pensieri di un inizio di stagione molto complicato. Ulteriore gioia è, ritrovare nella notte più importante, il gol di Lautaro Martinez, a digiuno di gol dal 30 agosto. Un magnifico stop di petto, ed un doppio bacio al palo sono valsi al Toro la prima rete in questa edizione della Champions ed il momentaneo vantaggio di 2-1 per l’Inter. Com’era successo all’andata, l’Inter ha saputo soffrire e contenere molto bene il fraseggio dei catalani, abbassandosi e rimanendo compatti per poi ripartire con contropiedi micidiali. Sintesi perfetta di questa filosofia il terzo gol, semplicemente stupendo: rinvio lungo di Onana a cercare Lauraro, che mette in mezzo per Gosens che, di prima intenzione batte il compagno di nazionale Ter Stegen. Anche per l’esterno tedesco un gol così importante potrà essere una svolta stagionale? Lo sperano tutti i tifosi interisti che, sebben Di Marco stia facendo benissimo, stanno ormai da molti mesi attendendo di vedere l’esterno tedesco, pagato nel mercato invernale comunque 35 milioni.
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