Mondiali Qatar 2022: la storia del celebre trofeo

Una coppa di tutti e di nessuno, la storia della Coppa del Mondo

Ogni quattro anni le migliori 32 selezioni nazionali si sfidano nella più prestigiosa delle competizioni calcistiche: la Coppa del Mondo. La coppa alzata sotto il cielo di Berlino nel 2006 dall’Italia ha, come giusto che sia delle sue peculiari caratteristiche, sia riguardanti la sua costruzione sia la sua gestione.

Costruito da un italiano negli anni 70′ questo trofeo ha acquisito negli anni un fascino unico ed inimitabile anche per la sua storia.

Coppa del Mondo: la storia del trofeo

Dopo la terza vittoria del Brasile al Mondiale, da regolamento la nazionale verdeoro poté aggiudicarsi definitivamente quello che era il trofeo iniziale della manifestazione: la Coppa Rimet.

Nel 1970 quindi, la FIFA dovette pensare ad un nuovo trofeo da consegnare ai vincitori dei mondiali. Per trovare il trofeo perfetto si è imbastito un concorso internazionale al quale parteciparono gli scultori più importanti del momento. Ben 53 opere vennero esposte come concorrenti per diventare il simbolo più ambito del panorama calistico. Come noto, 52 anni fa vinse il concorso l’italiano Silvio Gazzaniga, scuoltore milanese. Come evidenziato dall’autore stesso, questa coppa non rappresenta altro che la gioia e la grandezza nel momento della vittoria. Sulla Coppa infatti, sono rappresentati due atleti stilizzati nel gesto dell’esultanza, contemporanemante essi sorreggono l’intero mondo.

Come è fatta la Coppa del Mondo

Nonostante la sua grande importanza, la Coppa del Mondo è tutto sommato abbastanza contenuta in fatto di dimensioni: alta solo 36,8 cm e con un diametro di 13, pesa appena 6,175 kg. Piccola forse, ma decisamente preziosa: il trofeo è fatto di oro massiccio a 18 carati, vuoto però al proprio interno. A completamentento della coppa, due bande di malachite verde semipreziosa poste alla base, mentre sotto il basameno sono incisi, ognuno nella lingua del vincitore, i nomi delle nazionali che si sono aggiudicate la coppa dal 1974 (prima edizione nella quale venne utilizzata) ad oggi.

Una coppa di tutti e di nessuno

Proprio per evitare la problematica della Coppa Rimet, la Coppa del Mondo non rimane alla nazionale vincitrice per sempre: prima di ogni edizione viene restituita e presentata durante la cerimonia d’apertura del torneo, per poi essere spostata chiaramente alla sede organizzativa dell’edizione. La Coppa continuerà a passare di mano in mano fin quando, nel 2038, tutti e 17 gli spazi presenti per incidere i nomi dei vincitori non saranno riempiti. Visto che le squadre incise sono al momento 11, ancora 6 Nazionali avranno la possibilità di aggiudicarsi la coppa.

Alla fine del torneo, una copia della coppa, questa volta in ottone placcato d’oro, viene consegnata ai vincitori. Curioso il fatto che solo chi ha vinto la competizione può toccare il trofeo: calciatori titolari, le riserve, tutto lo staff tecnico e i capi di stato.

Classifica dei mondiali vinti

  • Brasile (5): 1958, 1962, 1970, 1994, 2002.
  • Italia (4): 1934, 1938, 1982, 2006.
  • Germania (4): 1954, 1974, 1990, 2014.
  • Argentina (2): 1978, 1986.
  • Uruguay (2): 1930, 1950.
  • Francia (2): 1998, 2018.
  • Inghilterra (1): 1966.
Scritto da Gabriele Vecchia

Lascia un commento

Coppa Italia 2022, il tabellone degli ottavi di finale

La bici elettrica: vantaggi e svantaggi