L’edizione dei Mondiali di calcio più ricca e attesa di sempre è ormai sempre vicina al suo inizio, previsto per il 20 novembre con la partita di inaugurazione Qatar-Ecuador, e la finale il 18 dicembre.
Tante le polemiche riguardanti questa edizione, la prima ad essere disputata nel mezzo della stagione sportiva europea a causa del clima caldo della nazione ospitante.
Il particolare periodo dell’anno ha portato come c’era da aspettarsi la defezione di diversi protagonisti parecchio attesi, esempio eclatante gli infortuni dei centrocampisti francesi Pogba e Kante, campioni in carica che non avranno modo di difendere il proprio titolo.
A proposito di campioni, questa edizione batte tutte le precedenti per quanto riguarda il montepremi previsto, raggiungendo la maxi cifra totale di un miliardo di dollari, ben il 29% in più rispetto all’edizione disputata in Russia.
Quanto guadagna chi vince la finale?
Solo il partecipare alla fase finale della competizione, con 32 squadre in tutto, otto gironi all’italiana ed il passaggio delle migliori 2 per gruppo e l’inizio della fase ad eliminazione diretta (ottavi, quarti, semifinale, finale), garantisce ad ogni federazione 2,5 milioni di dollari di bonus automatici, poi a seconda del percorso all’interno della manifestazione i premi aumentano man mano, raggiungendo cifre da capogiro.
Come è logico che sia il premio più corposo andrà alla squadra vincitrice, che metterà nelle tasche la cifra clamorosa di 45 milioni di dollari solo aggiudicandosi la partita finale ( che si disputerà al Lusail Stadium a 15 kilometri da Doha), senza contare dunque il bonus iniziale ed i vari proventi gudagnati grazie ai vari sponsor. Rispetto alla cifra destinata ai vincitori di Russia 2018 il surplus è evidente: “solo” 38 milioni per i vincitori di quattro anni fa, ben 7 in meno rispetto all’edizione corrente.
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L’Iran rischia davvero di non partecipare? E l’Italia?
Da alcune settimane ormai, impazza sui social la richiesta di esclusione dell’Iran dai prossimi campionati del mondo, richiesta che viene dagli atleti e dalla popolazione stessa del paese, come risposta alla situazione politica e sociale che soffoca la libertà di questo popolo.
Un nuovo appello è arrivato tramite i microfoni della testata inglese Sun: a parlare questa volta una ragazzina di soli 17 anni di nome Mahnaz, che ha semplicemente raccontato quanto accaduto mentre stava passeggiando per strada, ascoltando musica insieme a delle sue coetanee: “Tre uomini in uniforme Basij ci hanno fermate e ci hanno fatto domande sulla musica e sul contenuto delle nostre borse”, spiega la giovane come se questa fosse la normalità: “Ci hanno spinto e sono stati molto aggressivi. Quando ho chiesto chi fossero come risposta mi è arrivato un pugno in un occhio e tutto è diventato nero”. Il triste racconto termina con l’appello direttamente ai vertici FIFA: “Come può consentire ad un paese che si comporta come l’Iran di competere nella Coppa del Mondo? La FIFA deve prendere una posizione e bandire l’Iran dai Mondiali”.
L’Italia aspetta alla finestra una decisione ufficiale dall’organo organizzatore della competizione, sperando in una sorta di wild card come vincitrice dell’Europeo, anche se da regolamento la squadra che più avrebbe possibilità di partecipare al posto dell’Iran sarebbe la squadra asiatica eliminata proprio dagli iraniani, certo non l’Italia che ha partecipato ai gruppi di qualificazione europei.