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I Mondiali, si sa, sono un investimento decisamente costoso per la nazione ospitante: una grossa scommessa sulla capacità dello Stato di costruire in modo lungimirante nuovi stadi ed infrastrutture connesse, oltre al non indifferente obiettivo finale di rientrare della spesa fatta almeno parzialmente.
Nella storia della competizione, le polemiche per i costi eccessivi sono state solitamente più degli elogi, come per esempio l’edizione brasiliana: per l’89% della popolazione furono spesi troppi soldi per un Mondiale che alla fine, dura un mese. Per l’edizione dei Mondiali 2022 in Qatar gli emiri hanno messo decisamente mano al portafogli, superando di gran lunga le cifre spese da altri paesi.
Letteralmente una valanga di denaro. Come c’era da aspettarsi, il Qatar non ha affatto badato a spese per regalarsi dei Mondiali da favola, che, infatti, sono costati molto di più delle precedenti edizioni in Russia e Brasile. Lo Stato verdeoro per la messa a nuovo di stadi ed infrastrutture ha messo sul piatto 15 miliardi provocando l’indignazione della popolazione. La Russia, invece, si è fermata a 11,6 miliardi. L’emirato del Golfo Persico ha semplicemente ridicolizzato questi investimenti, facendo uscire dalle proprie casse la maxi cifra di 220 miliardi di euro.
Di questa gigantesca cifra, circa la metà secondo Repubblica, ovvero 103 miliardi, sono stati stanziati dal Governo per portare avanti progetti straordinari, di cui 6,5 miliardi di euro dedicati unicamente alla costruzione dei nuovi stadi (778 milioni per l’impianto di Lusail e 859 per quello di Al Bayt).
Una spesa folle quella fatta dal Qatar? Forse, ma in teoria l’emirato qatariota dovrebbe riuscire entro non troppo tempo a rientrare della spesa fatta. Il ricavo aggregato a breve termine atteso dall’economia qatariota per l’evento è di 20 miliardi di euro circa, che corrispondono a circa il 10,7% del Pil atteso nel 2022. Per quanto riguarda il valore atteso dal mercato delle costruzioni per il 2026 ci si aspetta che il loro valore arrivi a 76,98 miliardi di euro, con una crescita media annuale attesa in termini di fatturato per il periodo 2017/2026 sul 10,54%.
La FIFA, dal canto suo, nonostante le polemiche ed il periodo storicamente non semplicissimo, continua ad avere come prospettiva ricavi sempre maggiori, attesi complessivamente ben 6,4 miliardi di dollari dal quadriennio 2019-2022. Di questi soldi in entrata, circa 4,6 miliardi arriveranno solo da questa stagione sportiva in corso, ed ovviamente arriveranno dalla più importante competizione calcistica: la Coppa del Mondo.
Entrando maggiormente nel dettaglio degli affari dell’organizzazione svizzera, i soli diritti tv hanno un valore di 2,6 miliardi di dollari, ovvero il 56% del totale degli introiti, mentre gli sponsor vari ed il marketing aggiungono alle casse altri 1,3 miliardi, ovvero il 29%. Dai biglietti venduti ai tifosi e dalle hospitality giungeranno invece “solo” 500 milioni di dollari.
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