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Gianni Infantino, presidente della FIFA, è sicuramente uno dei personaggi più chiacchierati degli ultimi mesi. Il Mondiale in Qatar è stato oggetto di contestazione da parte di moltissimi personaggi dello sport, sebbene le critiche siano state indirizzate prevalentemente alla FIFA in generale e non al suo Presidente, in quanto la decisione di svolgere i Mondiali 2022 in Qatar venne presa parecchio tempo addietro.
A fare molto scalpore le dichiarazioni di Infantino nella conferenza inaugurale del Mondiale, un modo netto di schierarsi? O soltanto un espediente per provare a portare dalla sua parte l’opinione pubblica?
Giovanni Vincenzo Infantino nasce a Briga, Svizzera, nel 1970 da padre di origini calabresi, precisamente Reggio Calabria, e la madre di Piamborno, in provincia di Brescia. Proprio per le sue radici italiane è stato ben presto naturalizzato italiano, e proprio per questo non ha mai dimenticato le sue umili origini: “Sono figlio di immigrati e sono cresciuto alla stazione: se volevo vedere i miei amici dovevo andare lì”.
Un passato da calciatore a livello dilettantistico lo spinge, dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita all’Università di Friburgo ad occuparsi fin da subito di diritto dello sport, fondando anche una squadra di calcio per soli italiani nel campionato svizzero: la Folgore.
Nel 2000 arriva il primo incarico da parte della UEFA, divenendone segretario generale nel 2009, e soprattutto, diventando un noto volto televisivo in quanto presentatore della maggior parte delle competizioni calcistiche Uefa. Braccio destro di Platini il suo compito principale diviene ben presto quello di riuscire a far mettere in pratica la politica del Fair Play finanziario.
Nel 2016 raggiunge l’apice della sua carriera venendo eletto come presidente FIFA.
Il famoso dirigente sportivo ha sempre mantenuto un grande riservo riguardo la sua sfera intima e personale, tanto che su di lui si sa ben poco. Sposato con una donna di origini libanesi, Leena Al Ashqar, con la quale concepisce ben quattro figlie: Shania Serena, Sabrina, Alessia e Dhalia Nora Infantino.
Ovviamente fonte di grande interesse è quanto guadagni uno degli, se non il più, importante dirigente calcistico del panorama mondiale. Secondo le ricerche portate avanti da CalcioeFinanza.it, lo stipendio di Infantino si aggirerebbe intorno ai 1,40 milioni di euro annui, oltre a questo il presidente FIFA ha a sua disposizione una serie di benefit che comprendono auto, alloggio ed annesso rimborso spese per un totale di altri 1800 euro mensili.
Ha destato scalpore il discorso fatto da Infantino all’inizio dei Mondiali. Parole pesanti contro l’ipocrisia occidentale, sempre pronta a fare la morale agli altri, ma restia a guardare ai problemi di casa propria: “Se facciamo due passi indietro, il Qatar offre possibilità a centinaia di migliaia di immigrati e lo fa in maniera legale. Noi in Europa chiudiamo le frontiere, creiamo stranieri illegali: per cercare di venire in Europa sono morte 26 mila persone. L’Europa dovrebbe fare come il Qatar, creare condizioni legali per i lavoratori stranieri”. L’apertura del discorso, che già di per sé sarebbe stato scottante, ma poi continua: “oggi ho belle sensazioni. Mi sento qatariota, africano, arabo, migrante, gay. Sono un figlio di lavoratori migranti. I miei genitori hanno lavorato molto duramente e in difficili condizioni. Ricordo come gli immigrati venivano trattati alle frontiere, quando volevano le cure mediche. Quando sono diventato presidente della Fifa, ho voluto vedere qui le sistemazioni dei lavoratori stranieri e sono tornato alla mia infanzia. Ma come la Svizzera a poco a poco è diventata un esempio di integrazione, così sarà per il Qatar”.
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