Luis Enrique Martinez Garcia, meglio noto semplicemente come Luis Enrique è un allenatore di calcio, al momento commissario tecnico della Nazionale spagnola. Primo allenatore a sbarcare su Twitch, per la grande gioia dei fan.
Nato a Gijon nel maggio 1970, è stato un centrocampista spagnolo di successo tra gli anni no ed i primi anni 2000 militando nei due club spagnoli più prestigiosi: Real Madrid e Barcellona.
Dopo il ritiro dal calcio giocato decide di intraprendere la carriera da allenatore, percorsa fin qui da diversi successi, al momento Luis Enrique è impegnato insieme alla sua Nazionale spagnola nei Mondiali in Qatar.
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La carriera di Luis Enrique
Luis Enrique debutta nel calcio professionistico per la prima volta nel 1989, a lanciarlo è la squadra della sua città, lo Sporting Gijon. Dalle giovanili al Prima divisione l’adattamento è immediato, e già l’anno dopo il giovane Luis Enrique è decisivo nell’aituare la squadra alla qualificazione in Coppa Uefa segnando 14 reti.
L’estate seguente il Real Madrid posa gli occhi su di lui, accaparrandoselo per 3 miliardi di lire. Tra 1991 e 1996 i successi non mancano con la maglia dei Blancos, anche se spesso Luis Enrique in una squadra così densa di campioni sarà costretto a sacrificarsi giocando in una posizione più difensiva. Un’annata negativa per il giocatore e la società dal punto di vista dei risultati convince il presidente a cederlo ai rivali di sempre del Barcellona, dove sotto la guida di Bobby Robson il talento del giocatore spagnolo sboccerà definitivamente: alla prima stagione in maglia blaugrana sono 17 le reti segnate da Luis Enrique, oltre ai risultati personali anche portentosi anche quelli di Club: Supercoppa di Spagna, Coppa del Re, Coppa delle Coppe. Un buon feeling si rinnova anche l’anno successivo arrivando a 25 gol complessivi, diventando poi anche capitano della squadra. Nel 2004 l’ultima partita da professionista.
Scelta la carriera da allenatore, nel 2008 fa la prima esperienza all’interno del Barcellona B, per poi passare nel 2011 alla Roma. L’avventura in giallorosso non è particolarmte fortunata, iniziando con l’esclusione dall’Europa League ad opera dello Slovan Bratislava. In campionato solo un settimo posto (56 punti), il che volle dire ancora fuori dalle coppe europee. A fine campionato Luis Enrique lascia la squadra rinunciando ad un anno di stipendio. Dopo un anno di pausa l’avventura al Celta Vigo nel 2013, interrotta dopo solo una stagione.
A maggio 2014 la svolta. Il Barcellona decide di puntare su Luis Enrique come erede di Pep Guardiola, la scelta giusta visti i risultati: alla prima stagione Triplete battendo la Juventus in rimonta in finale di Champions League. L’anno successivo continuano le vittorie di trofei: Coppa del Mondo, Supercoppa Uefa, Coppa di Spagna, e Campionato spagnolo. Oltre a questi vince diversi riconoscimenti proprio per l’anno 2015: eletto FIFA World Coach of the Year, Allenatore dell’anno World Soccer, Migliore allenatore della Liga 2014-2015.
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Nel maggio 2017, dopo aver perso lo scudetto a discapito del Real Madrid, lascia la squadra. I successi di Barcellona attirano le attenzioni della Nazionale spagnola. Con le Furie rosse partecipa alla Uefa Nations League arrivando al secondo posto, poi le dimissioni nel giugno 2019.
Il lutto della figlia Xana
A portare Luis Enrique a dimettersi dal ruolo di commissario tecnico della nazionale le gravi condizioni di salute della figlia di nove anni Xana, molto malata a causa di un tumore alle ossa. La volontà fu compresibilmente quella di passare più tempo possibile coi propri figli e la moglie Elena Culell. La motivazione sarà nesa nota solo poi dal tecnico. In novembre il ritorno in panchina dopo la parentesi del vice Moreno, disputa l’Europeo 2020 facendo ottima impressione. Sulla strada della Spagna in Semifinale l’Italia, poi vincitrice del torneo, che s’impose sulle Furie rosse ai rigori.
Per il Mondiale in Qatar Luis Enrique e i suoi ragazzi sono tra i favoriti per la vittoria finale e fin ora hanno convinto molti sul piano del gioco e della solidità.