Mondiali Qatar 2022: perché il pallone va ricaricato?

In questi giorni hanno fatto il giro del mondo le immagini dei palloni di Adidas utilizzati per i Mondiali di calcio in Qatar. A stupire tifosi e addetti ai lavori una caratteristica peculiare di questo nuovo, super tecnologico tipo di palloni da calcio, ovvero il fatto che essi vadano necessariamente “caricati” prima delle partite, proprio come se fossero uno smartphone o un computer.

Perché il pallone dei Mondiali in Qatar va ricaricato?

Il pallone da calcio ha avuto negli anni certamente una grande evoluzione nel materiale utilizzato, nei disegni, nelle valvole a pressione… ma la novità davvero rivoluzionaria potrebbe essere arrivata grazie ai Mondiali in Qatar 2022: quella del sensore.
L’adattamento tecnologico del pallone progettato da Adidas per questa edizione dei Mondiali prevede al suo interno un piccolo chip del peso di soli 14 grammi, inserito nel centro della sfera. Grazie a questa novità sono possibili una serie di nuove applicazioni, dal fuorigioco semi automatico al tracciamento della sfera durante la partita, la sua velocità, le volte in cui viene toccata, esce o entra dal campo di gioco.

Sono diventate virali le immagini dei palloni Al Rihla (il viaggio) collegati a degli spinotti per essere ricaricati prima o dopo le partite dei Mondiali. Perché? La risposta è semplice: come ogni strumento tecnologico elettronico i palloni, o meglio il chip al loro interno, ha un batteria. A causa delle piccole dimensioni di essa, la durata non è eccelsa: sei ore in uso e fino a diciotto se non in uso.

A fare la rivoluzione è il sensore dell’unità di misura inerziale (IMU) posto al centro della palla. Questo sensore invia dati alla sala video 500 volte al secondo, in questo modo consente un rilevamento davvero molto accurato del punto di gioco, come aveva dichiarato il co fondatore e amministratore delegato della società che ha prodotto il sensore: Maximillian Schmidt della KINEXON.

La ricarica prima o dopo ogni partita è assolutamente necessaria perché tutti i palloni rimangano carichi per i 90′, anche perché durante la gara il consumo di batteria è enorme. Quando uno dei palloni viene calciato per qualche motivo fuori dal campo durante la gara, un’altra palla viene data a disposizione dei giocatori per sostituirla. Quando avviene ciò, il sistema back-end passa automaticamente all’inserimento dei dati della nuova palla senza che vi sia alcuna necessità di intervento umano.

Le funzioni del pallone Al Rihla, il viaggio

Oltre a dei colori ed una grafica decisamente attraenti, l’obiettivo del pallone progettato da Adidas per Qatar 2022 è quello di essere il più veloce ed il più aereodinamico di sempre. Grazie al sensore al suo interno questo non è un semplice pallone: facilita non poco il lavoro degli arbitri e i loro assistenti. Grazie alle telecamere poste nello stadio si ha sempre una prospettiva di quanto succede in campo, ma con il sensore all’interno del pallone si può finalmente avere tutte o praticamente tutte, le informazioni necessarie: dalle chiamate del fuorigioco semi automatico (il sensore dice con precisione quando parte il pallone), all’indicare con grande precisione la posizione in campo del pallone e conseguentemente dei giocatori che lo toccano.

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