La Serie D, o meglio Lega Nazionale Dilettanti, non è che la porta girevole del calcio professionistico. La categoria si struttura in ben 9 gironi che comprendono tutte le parti della penisola, divise in 20 squadre per ognuno. Il regolamento prevede che la prima di ogni girone sia promossa automaticamente al professionismo, la Serie C, mentre la seconda, terza, quarta e quinta classificate dovranno partecipare alla lotteria dei playoff per ottenere la promozione.
Per quanto riguarda le retrocessioni invece, tornano in Eccellenza le ultime due classificate di ogni gruppo, dalla diciottesima alla quindicesima le squadre dovranno affrontare i playout.
La categoria principe dei Dilettanti ha una buona visibilità a livello nazionale, visti anche i tanti vecchi campioni nella categoria per gli ultimi scampoli di carriera e l’importanza a livello cittadino delle squadre partecipanti.
Da quest’anno il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti ha reso noto tramite una delibera che ha concesso facoltà ad ogni singola società partecipante alla Serie D, di poter diffondere le proprie dirette trasmesse in live streaming. La regola prevede che le dirette vengano trasmesse esclusivamente tramite i canali social ufficiali dei club. Ogni altro tipo di trasmissione è stata espressamente vietata in particolare, il ricorso a piattaforme esterne ai social ufficiali delle società. Non sono permesse da quest’anno, nemmeno le interconnessioni con operatori terzi nel mondo della comunicazione.
Chiaramente sono moltissime le emittenti autorizzate, tendenzialmente regionali in modo da seguire le squadre della propria zona.
Per emittenti accreditare è possibile acquistare una singola gara o pacchetto dei diritti audio video del campionato di Serie D, nel caso vi sia questo tipo di accordo, di cui la Lnd deve essere messa al corrente, non sarà possibile per la società in questione trasmettere le proprie partite in live streaming. Questo tipo di provvedimento deriva ovviamente dalla situazione post pandemia: le restrizioni per l’accesso agli stadi ha portato a venire incontro alle diverse esigenze dei tifosi, rimanendo in vigore in maniera facoltativa, ad oggi le società possono scegliere se trasmettere direttamente le proprie dirette o appunto affidare i diritti a terzi.
Per quanto riguarda le trasmissioni, esse devono rispettare quanto scritto nel Comunicato n° 6 del 18 agosto 2022. Continuano ad avere validità le disposizioni generali dei comunicati del 2 e 17 luglio, relative alla cronaca sportiva, e del 5 e 17 agosto per la vendita dei diritti audio-video. Nello specifico, il regolamento fatto per l’esercizio della cronaca sportiva e le gare organizzate dal Dipartimento Interregionale, ovvero la Serie D, Coppa Italia e Campionato Nazionale Juniores.
Per “diritto di cronaca” si intende la descrizione della gara in questione, tramite immagini o commento parlato, se diffusa o messa in qualunque modo a disposizione degli spettatori, e deve rispettare i paletti previsti dal Regolamento. L’autorizzazione per quanto riguarda questo tipo di cronache ha validità ed efficacia limitatamente alla stagione calcistica 2022-2023, di conseguenza scade di per sé il 30 giugno 2023.
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