Chi è Nasser Al-Khelaifi? Il patrimonio del fondatore di beIN Sport

Nasser Al-Khelaifi, notissimo personaggio del panorama calcistico degli ultimi quindici anni ha scalato posizioni a non finire nel mondo dello sport partendo dal tennis. Il qatariota classe ’73 ha praticato il tennis a buoni livelli di professionismo, raggiungendo nel 2002 il suo miglior risultato nel circuito ATP, 995esimo posto nella top 1000.

Per lui furono importanti anche i risultati ottenuti in Coppa Davis a rappresentanza del Qatar in quanto raccolse un buon numero di vittorie.

Grazie al tennis Al Khelaifi conosce quello che diventerà nel 2013 il futuro Emiro del Qatar Tamīm bin Ḥamad Āl Thānī. Il loro legame spingerà l’emiro a conferire all’ex tennista importanti ruoli dirigenziali nel mondo sportivo, di conseguenza il patrimonio a sua disposizione negli anni è diventato enorme, così come il suo peso nel mondo sportivo arabo.

Cariche e patrimonio di Nasser Al-Khelaifi

La vicinanza con l’Emiro fa diventare Al Khelaifi suo braccio destro nel mondo sportivo. Nominato Ministro senza portafoglio nel 2013, già precedentemente è stato nominato presidente del fondo sovrano Qatar Investment Authority, il fondo sovrano da centinaia di miliardi di dollari ha dato un grandissimo potere al dirigente ed investitore, che in questi anni ha assunto cariche importanti in diverse società sportive e non. La carica più nota di Al-Khelaifi è certamente quella di presidente del Paris Saint Germain (acquisito dal fondo nel 2011). Oltre al calcio la televisione: Al-Khelaifi è l’attuale presidente e amministratore delegato di beIN Media Group, network globale di canali sportivi in Francia, Stati Uniti e Canada. Il tennis non è stato dimenticato dal cuore dell’ex giocatore, che è infatti presidente della Federazione Qatariota di Tennis e vicepresidente della Federazione Asiatica di Tennis. Dal 2006 è stato anche direttore di Al Jazeera Sports (ora inclusa da beIn Media Group)

Difficile, anzi impossibile definire con certezza il patrimonio di Al-Khelaifi in quanto i suoi giri d’affari sono legati in maniera indissolubile con quelli dell’Emiro, neanche la redazione di Forbes ha potuto scindere cosa effettivamente appartenga al dirigente e cosa stia gestendo per lo Stato. In ogni caso fonti ufficiose da anni sussurrano che la potenza economica del presidente del club parigino sia di miliardi di dollari. Considerando anche solo il QSI, il fondo qatariota per la diversificazione degli investimenti in altre fonti di guadagno che non siano il petrolio, ci sarebbero circa 300 miliardi potenziali nel portafogli di Al Khelaifi.

Sempre grazie al fondo sovrano, Al Khelaifi partecipa anche al piano di sviluppo Porta Nuova dello storico Hotel Gallia a Milano, e di complessi alberghieri in Costa Smeralda. Altri miliardi sono stati investiti in quote di grandi imprese: briranniche Barclays, Sainsbury’s, Harrods, Volkswagen, Walt Disney, Heathrow Airport, Siemens e Royal Dutch Shell.

Negli ultimi anni anche Al-Khelaifi si è conquistato un seggio di potere anche in UEFA, ad aprile 2021 viene confermato nel Comitato Esecutivo UEFA, diventandone presidente dopo le dimissioni di Andrea Agnelli in seguito alla proposta della Superlega. Nel 2022 viene assolto dalle accuse di corruzione in merito ai diritti televisivi per la Coppa del Mondo.

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