Come annunciato da lui stesso, quello in Qatar sarà l’ultimo Mondiale per Lionel Messi. La finale contro la Francia sarà l’epilogo di una storia iniziata nel 2006 colma di momenti difficili come la finale persa nel 2014 ed ora, finalmente, la chiusura del cerchio in finale, proprio contro chi con tutta probabilità sarà il suo erede nell’Olimpo del calcio, Kylian Mbappé.
Per il sette volte Pallone d’Oro argentino, portare in patria la Coppa del Mondo, è diventata negli anni una vera e propria ossessione. Spesso criticato per non essere poi così decisivo con la maglia biancoazzurra rispetto alle magie messe in mostra con quella del Barcellona, ora è il momento di Messi, trascinatore indiscusso della Nazionale in questa edizione del Mondiale osannato da tutti i media ad ogni giocata decisiva.
L’ultimo mondiale di Messi
Il meglio viene alla fine come si suol dire, vale anche nel caso dei campioni assoluti come sua maestà del calcio Lionel Messi. Negli anni non era mai riuscito il dieci della Selection ad essere così decisivo e centrale come ci si sarebbe aspettati. Dopo un inizio shock con la sconfitta contro l’Arabia Saudita, ha dovuto pensarci lui a togliere le castagne dal fuoco alla squadra durante la seconda gara dei gironi contro il Messico. Contro Polonia e Australia arrivano secondo e terzo gol nella competizione, ma è chiaro che il suo apporto non si limita a gol e assist: la Nazionale gira attorno a lui senza se e senza ma. Ai Quarti di finale gli avversari olandesi provano a distrarlo prima della gara, in particolare Louis Van Gaal gli ricorda come 8 anni prima la sua squadra avesse ingabbiato il talento avversario. Mai provocare Messi però: esempio ne è la cattiveria con cui batte entrambe i rigori durante la partita contro gli Orange, il primo nei 90′, il secondo a tempi regolamentari scaduti. Lo sfogo nel post gara è l’esempio della nuova versione di Messi, determinato a fare da scudo alla squadra e portarla sul tetto del mondo contro tutto e tutti. Anche in Semifinale contro la Croazia il dieci segna, sempre dal dischetto e sempre con grande concentrazione e cattiveria agonistica. 5 gol totali che lo mandano a pari con l’altro 10 della finale, Kylian Mbappé.
Ottavo pallone d’oro nel mirino?
Chiaro è che, se Messi dovesse vincere il Mondiale diventerebbe automaticamente il primo candidato per la vittoria del prossimo Pallone d’Oro, sarebbe l’ottavo per lui, numeri da extraterrestre. Se alcuni sono stati parecchio contestati dalla stampa e colleghi, come il Pallone d’Oro 2010, anno in cui molti avrebbero voluto la vittoria di Snejder, tripletista dell’Inter e arrivato in semifinale ai Mondiali, sono arrivate polemiche anche per la vittoria dell’ultimo Pallone d’Oro nel 2019, per molti Benzema o Lewandoski, o Cristiano Ronaldo avrebbero meritato l’onorificenza, ma così non è andata.
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Chiaro è che se Messi vincesse questo Mondiale, il Pallone d’Oro sarebbe in pratica già nelle sue tasche, soprattutto per l’importanza della vittoria, coronamento di una carriera unica.