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Con la fine dei Mondiali 2022 in Qatar, nel 2023 torneranno i campionati nazionali (quelli che ancora non sono ricominciati) e, con più calma a febbraio come da prassi, tornerà anche la Champions League, la competizione europea più attesa da tutti gli appassionati di calcio.
Per come è strutturata la divisione dei premi in questa competizione, ogni anno le squadre anche se giunte allo stesso risultato, possono incassare cifre considerevolmente diverse. I premi incassati infatti sono la somma di diversi fattori: prima di tutto i risultati sul campo: durante i gironi ogni gara ha una posta in palio ulteriore ai tre punti: 2,8 milioni di euro per ogni vittoria, mentre 930.000 euro è la cifra destinata per ogni pareggio. Oltre a questi premi ogni step successivo della competizione porta nuovi premi, a salire chiaramente:
Al vincitore della finale poi, verrà assegnato un bonus da 4,5 milioni, da sommare anche alla cifra destinata per la partecipazione della Supercoppa Europea (e quelli dell’ipotetica vittoria).
Oltre ai premi derivanti dai risultati del campo altri fattori sono fondamentali quando si parla dei guadagni in Champions League: il ranking storico, criterio che giudica il rendimento del club all’interno della competizione durante le precedenti stagioni, per ogni quota del coefficiente del ranking storico la UEFA ha previsto 1,137 milioni a squadra. Ultimo tipo di ingresso sono i soldi derivanti dal market pool, si tratta della vendita dei diritti televisivi delle partite, da stabilire in base al piazzamento delle squadre nei propri campionati nazionali nella stagione precedente.
Tenendo conto che la squadra con più Champions League, il Real Madrid di Carlo Ancelotti, l’anno scorso ha portato a casa una cifra sui 141 milioni di euro, una squadra “tipo”, che faccia un percorso anche meno buono, andrebbe ad incassare almeno 120 milioni di euro, cui si devono però aggiungere sia gli incassi derivanti dal botteghino, sia i bonus dei vari sponsor.
Questi i calcoli:
La squadra da battere rimangono i campioni in carica del Real Madrid. La squadra guidata da Carlo Ancelotti l’anno scorso ha mostrato quanto il Bernabeu sappia essere il dodicesimo uomo in campo, gli ottavi bollenti con il Liverpool saranno sicuramente un punto cruciale del torneo per l’importanza dei due club.
Tra le favorite al titolo non può mancare il Manchester City di Pep Guardiola: i Citizens hanno rinnovato il contratto del catalano, sintomo di fiducia. La pazienza del presidente però potrebbe iniziare a vacillare nel caso il percorso in Europa non dovesse essere soddisfacente, soprattutto a fronte della squadra stellare a disposizione del tecnico.
Terza e quarta favorita sono chiaramente il Paris Saint Germain ed il Bayern Monaco; le due corazzate incontrandosi già agli ottavi fanno di fatto una finale anticipata. Per i francesi in questi anni la Champion è stata un po’ una maledizione, ed i bavaresi sono forse l’avversario peggiore possibile, che la magia di Messi riesca a portare la Coppa dalle Grandi Orecchie sotto la Torre Eiffel? O il talento argentino avrà la pancia piena dopo il Mondiale ed Al-Khelaifi rimarrà ancora una volta senza trofei europei in bacheca?
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