Tra pochi giorni potremo vedere per la prima volta il fuorigioco semiautomatico (S.O.A.T) in una partita tra squadre italiane, l’occasione sarà la finale di Supercoppa italiana in programma il 18 gennaio tra Milan e Inter in Arabia Saudita.
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Il fuorigioco semiautomatico: la prima volta in Milan-Inter
Era già stato preannunciato, ma con la conferenza di Lissone lunedì 11 gennaio se ne ha avuta la conferma definitiva: la finale di Supercoppa italiana tra Milan e Inter sarà la grande prova generale del fuorigioco semiautomatico prima del suo ingresso in Serie A per la prima giornata del ritorno.
Le parole del presidente della Lega Serie A Luigi De Siervo: “E’ un giorno importante, siamo stati la prima lega al mondo ad avere la goal line techonology, la prima ad avere il Var e ora la prima ad avere il fuorigioco semiautomatico (in realtà la Supercoppa di Spagna lo battezzerà in questi giorni)”.
Le parole del designatore degli arbitri Rocchi: “E’ uno strumento che ci permette di sbagliare meno e di accorciare i tempi delle decisioni, ma serve una formazione di altissimo livello. Anche con l’avvento del semiautomatico resta però fondamentale l’aspetto umano nelle decisioni“, ha aggiunto. Argomento centrale della conferenza è stato anche la durata delle partite: “Siamo il paese europeo con i recuperi più alti, ma anche ai vertici di tempo effettivo, 54 minuti come la Premier League” e con due minuti di media sotto alla Champions League. Dobbiamo accelerare le riprese del gioco, i calci di rinvio, in parte i calci d’angolo. In certi calci di punizione si arrivano a perdere anche 2 minuti tra il fischio dell’arbitro e la ripresa del gioco”.
Altro dato interessante per quanto riguarda la Serie A, è che l’8% dei risultati sono stati modificati oltre il 90‘, con una media di sette minuti e mezzo di recupero complessivi a gara.
Come già detto, dopo la Supercoppa sarà il turno del massimo campionato nazionale dal weekend del 27 gennaio: lo ha confermato Andrea Butti: Head of Competition della Lega Serie A: “E’ un passo avanti nella competizione, perché ci sarà maggior velocità nella decisione per la classe arbitrale. E’ uno strumento che consentirà di lavorare meglio, il tutto in pieno accordo con la Federazione”, ha dichiarato. “Gli arbitri hanno già utilizzato offline la tecnologia nella prima parte di stagione, è una implementazione del protocollo Var e non servono ulteriori certificazioni“.
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Come funziona il fuorigioco semiautomatico?
Come per i Mondiali in Qatar, l’introduzione del fuorigioco automatico comporterà l’installazione di nuove telecamere in ogni stadio, saranno ben 8 quelle in aggiunta rispetto alle 4 previste dal broadcast. In questo modo i giocatori saranno tracciati in ogni momento della partita, e non vi sarà più il rischio “alla Candreva” nel quale un giocatore rischiava di non essere considerato per il fuorigioco perché non inquadrato. I 22 giocatori in campo saranno tracciati in 29 punti del corpo: dalla punta del naso fino alla struttura della massa fisica, con un solo millimetro di margine d’errore.