Perché bisognerebbe abolire il calcio di rigore?

Abolizione rigore, le regole del calcio potrebbero venir ri-scritte in quanto la scelta più logica sarebbe quella di abolire l'estrema punizione.

Il calcio di rigore è parte del regolamento del gioco del calcio a partire dal 1891 ed è stato un sistema di punizione che ha deciso numerosissimi match in tutto il mondo. In questo articolo parleremo della possibile ipotesi di una sua abolizione per il prossimo futuro, riscrivendo quindi le regole di uno degli sport più antichi ed amati al mondo.

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Abolizione rigore: perchè bisognerebbe farlo?

Capita sistematicamente che ogni domenica si verifichi una situazione di rigore in Serie A o in ogni altro campionato del medesimo livello, spesso il rigore scaturisce perché il giocatore in difesa tocca con il braccio largo la palla calciata dal calciatore avversario in area di rigore.

In questo caso, che corrisponde alla maggior parte dei rigori assegnati bisognerebbe vedere la volontarietà dell’azione che quasi mai è presente.

Quindi va discussa la vera e propria esistenza di questa punizione e per poterlo fare è bene partire dalla sua introduzione datata 1891 quando McCrum portiere del Milford creò questa regola per contrastare la violenza degli interventi dei giocatori che portavano anche alla morte degli avversari per quanto fossero cruenti. Stiamo parlando degli albori di questo sport con una parte di regolamento che si sarebbe dovuta ancora scrivere.

Inizialmente la morte dei giocatori sul campo da gioco scoraggiò l’introduzione ma al contrario la scelta a parer di chi si trovava al tempo ai piani alti della allora IFAB che ne permise l’introduzione fu il tocco di mano di un giocatore di movimento.

Sono passati 132 anni dalla sua introduzione eppure l’unica ragione per cui gli arbitri assegnano un rigore è per il tocco di mano in area di un giocatore di movimento, in un gioco che è cambiato totalmente con introduzione di fuorigioco, cartellini ed altre regole che lo hanno plasmato.

Stando alla statistica degli expected goals in Premier un rigore viene realizzato al 78% ed in Serie A al 77%. Il fatto è che spesso viene fischiato il fallo all’apice dell’area di rigore in una porzione di campo che ha una percentuale di realizzazione intorno al 20%. Si tratta quindi di un tiro che rimette in gioco totalmente un match spesso chiudendolo con una vittoria o portando la squadra che è sotto al pareggio e tutto questo ha poco a che fare con la giustizia ma è utilizzato per sbloccare uno sport dal basso punteggio che senza questo è incline ad annoiare il suo folto pubblico di appassionati.

La soluzione che potrebbe tenere valida l‘estrema punizione è il fallo che avviene all’interno dell’area piccola e studiare altre soluzione per le altre zone del campo.

Ci sarebbero tante altre soluzioni anche se il primo passo per risolvere il problema è riconoscere l’esistenza dei rigori riconoscendoli, dato che spesso non si riescono a riconoscere nonostante l’avanzamento tecnologico di cui si dispone attualmente. Una volta raggiunto questo si può forse valutare la sua abolizione.

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Abolizione rigore: chi ha provato a farlo?

Dato che il rigore non è una scelta di giustizia ma è la via più facile per vincere o rimettere in piedi un match, ragion per cui i giocatori se viene fischiato a loro favore non protestano, se ne discute la sua legittimità.

A questo proposito il primo ed unico paese che ha provato a metterlo in discussione sono stati gli Stati Uniti il 22 dicembre 1912 perché al contrario di quello che si potrebbe pensare di questa punizione, non avvantaggiava la parte lesa ma rappresentava un handicap per quella in vantaggio.

Tutto logicamente da contestualizzare al calcio dell’epoca che non aveva nemmeno il campo delimitato dalle linee bianche ed in cui i portieri potevano avanzare durante l’esecuzione di questa punizione provando quindi ad evitare la marcatura del tiratore.

In casi come il fallo di Suarez nei mondiali del 2010 contro il Ghana da cui è arrivato l’errore dal dischetto della nazionale africana, il regolamento più equo comporterebbe il gol della squadra che ha subito il fallo evitando così il rigore stesso.

Scritto da Filippo Imundi

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