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Dopo l’acquisizione da parte del Friendkin Group nel 2020, circolano in questi giorni voci che il club giallorosso sia finito nel mirino di un altro magnate americano: Tom Barrack, definito tra le altre cose dalla rivista Fortune, “Il più grande investitore immobiliare del mondo”.
Chi è Tom Barrack, l’amico di Donald Trump interessato alla Roma
Il nome completo recita Thomas Joseph “Tom” Barrack Jr, nato a Culver City il 28 aprile del 1947.
A crescerlo in California, i genitori di origini libanesi emigrati negli Stati Uniti nel 1900. Il padre era un droghiere, la madre una segretaria, ma nonostante le umili origini è riuscito a realizzare il classico “sogno americano” divenendo uno degli imprenditori immobiliaristi statunitensi più importanti del secolo. Amico intimo di Donald Trump, presidente di una società di private equity, Colony Capital. Il 20 luglio 2021 inizia però il periodo buoi: l’FBI lo accusa infatti di aver lavorato come agente infiltrato degli Emirati Arabi Uniti, ostacolando la giustizia e mentendo all’agenzia. Venne incriminato ed incarcerato. Ad oggi si pensa che vista la necessità costante di Friedkin di trovare nuovi investitori, proprio Barrack potrebbe decidere di acquistare delle quote della squadra capitolina.
Gli studi e la carriera di Barrack
Nel 1969 il giovane Tom Barrack si laurea alla University of Southern California (USC). Successivamente il futuro magnate ha frequentato la USC Gould School of Law, dove è anche stato redattore del Southern California Law Review, questo prima di ricevere anche un juris docrot dalla University of San Diego School of Law nel 1972.
Come primo lavoro nel mondo della legge, Barrack ottiene un posto presso il prestigioso studioso legale di Herbert W. Kalmbach, ai tempi avvocato personale del presidente Nixon. La svolta arriva nel ’72, quando viene inviato in Arabia Saudita per occuparsi di un cliente, qui diventa amico nonché partner di squash di uno dei principi sauditi. Grazie a questo legame, continua a lavorare in Arabia per la Flour Corporation e per i principi sauditi, proprio grazie alla sua intercessione sarà possibile aprire relazioni diplomatiche tra l’Arabia Saudita e l’isola di Haiti.
Dieci anni dopo Barrack appare nuovamente ai vertici della politica americana, fatto vice sottosegretario del Dipartimento degli Interni sotto G. Watt durante l’amministrazione Reagan. Nel 1985 per la prima volta incontra Donald Trump, vendendogli una partecipazione di un quinto nei grandi magazzini Alexander. Il rapporto d’affari tra i due continua, e nel 1988 Trump paga a Barrack ben 410 milioni di dollari per ottenere la piena proprietà del Plaza Hotel.
Gli investimenti in Costa Smeralda
Nel 1990 grazie alla fondazione del Colony Capital, e gli investimenti iniziali concessi da Bass, GE Capital ed altri, è riuscito a a realizzare il 50% dei profitti nei primi due anni. Grazie al suo successo, tra i tanti investimenti in giro per il mondo acquista una serie di alberghi in Costa Smeralda di proprietà di Aga Khan. Le proprietà, acquistate per 290 milioni di dollari comprendono: quattro hotel a 5 stelle, la Marina di Porto Cervo, un golf club e addirittura 2400 ettari di terreni, più il Resorts International Holdings, One&Only Resorts, Atlantis ecc…