Dopo l’ennesima delusione ricevuta dai Diavoli Rossi con l’eliminazione ai Mondiali in Qatar, il CT del Belgio Roberto Martinez si è preso le sue responsabilità rassegnando le dimissioni. La Federazione belga si è presa il suo tempo per pensare ad un sostituto all’altezza, che possa traghettare la “generazione d’oro”, mancata per sua stessa ammisssione (vedere le dichiarazioni di De Bruyne e Courtois al termine dei Mondiali), verso il futuro.
A sedere sulla panchina del Belgio, con un contratto fino alla fine dei prossimi europei sarà Domenico Tedesco, allenatore italo-tedesco di 37 anni.
Chi è Domenico Tedesco, la carriera del nuovo allenatore del Belgio
Tedesco nasce a Rossano, in provincia di Cosenza. Passata tutta l’infanzia e l’adolescenza nel cosentino, si trasferisce con i genitori in Germania in cerca di lavoro. Qui coltiva la sua passione con il calcio, senza però riuscire ad emergere, al contempo si laurea in ingegneria gestionale e ottiene un master in gestione dell’innovazione. Terminata molto presto l’esperienza come calciatore, partecipa al corso di formazione per allenatori della federazione tedesca, risultando il migliore del suo corso. A testimonianza del suo valore anche al di fuori dal campo, prima di lanciarsi nella carriera di allenatore, Tedesco aveva ottenuto un ruolo di responsabilità all’interno di Mercedes-Benz.
Dopo l’esperienza formativa iniziata nel 2008, che lo ha visto crescere i settori giovanili di diverse squadre tra cui Stoccarda ed Hoffenheim, Tedesco nel 2017 allena una prima squadra: l’Erzfebirge Aue in Bundesliga 2, presa ad un passo dalla retrocessione. Con il nuovo tecnico in panchina il vento cambia non poco, e la squadra raggiunge il quattordicesimo posto salvandosi.
Dopo soli 6 mesi dal suo primo incarico in una squadra di Club, i suoi risultati attirano lo Shalke 04: a giugno 2017 lo annuncia come tecnico. Nella stagione 2017/2018 la squadra di Tedesco conquista 63 punti arrivando secondo dietro al Bayern Monaco, arrivando in seminale di Coppa di Germania. L’anno successivo arriva anche l’esordio in Champions, un pareggio 1-1 contro il Porto. Nonostante il passaggio agli Ottavi, in campionato non si ingrana, Tedesco viene esonerato a marzo 2019 con la squadra al quattordicesimo posto.
Nell’ottobre 2019 Tedesco viene ingaggiato dallo Spartak Mosca, chiudendo la prima stagione al settimo posto, e quella 2020-2021 al secondo posto. Nonostante il buon rendimento Tedesco sceglie di non rinnovare con il club russo.
Tornato in Germania, a dicembre 2021 ecco una nuova avventura: questa volta subentra sulla panchina del Lipsia, con cui debutta vincendo 4-1. In campionato i Tori rossi chiudono al quarto posto, anche se rimane l’amaro per la sconfitta in Semifinale di Europa League, rimarrà la gioia di aver portato a casa la Coppa di Germania contro il Fribburgo, primo trofeo della carriera di Tedesco, ma anche della storia del club!
Il 2022 non sorride a Tedesco, che viene esonerato già il 7 settembre dopo un brutto avvio di stagione. A febbraio del 2023 la grande occasione: la chiamata dalla Nazionale del Belgio. Riuscirà l’allenatore italiano ma cresciuto calcisticamente in Germania a regalare un trofeo alla nazionale dei Diavoli Rossi?
Il modulo preferito da Tedesco
Nei suoi anni di carriera il giovane tecnico ha dato prova di saper adattare le sue idee di gioco alle squadre. In genere un canovaccio che non ha mai abbandonato è statto quello della difesa a 3. Il modulo più utilizzato è un 3-4-1-2 che sappia andare facilmente in verticale. Questo tipo di modulo potrebbe essere facilmente assimilabile dalla Nazionale belga?