Jorginho calciatore di origini brasiliane ma naturalizzato italiano, centrocampista lanciato dalla nostra Serie A da Verona e Napoli, ha fatto le fortune del Chelsea di Sarri e poi di Tuchel prima di approdare all’Arsenal, capolista della Premier, per dare quel pizzico d’esperienza necessaria ai Gunners utile alla conquista del titolo nazionale.
Dopo l’apice: vittoria della Champions League, della Coppa del Mondo per club con il Chelsea, poi l’Europeo conquistato da protagonista con l’Italia. Considerato uno dei mediani migliori al mondo, rapidamente le sue prestazioni hanno perso di mordente, anche a causa dei suoi pesanti errori dal dischetto, l’Italia non si qualifica ai Mondiali. Sempre in questa stagione la sua avventura al Chelsea termina, con l’Arsenal Jorginho ha l’opportunità di mostrare ancora una volta il suo valore.
Passato all’Arsenal durante il mercato di gennaio per una cifra vicina ai 15 milioni di euro, principalmente per la voglia di svecchiare la squadra di Potter, Jorginho guadagna più o meno la stessa cifra percepita al Chelsea.
Il contatto di Jorginho con l’Arsenal vale fino a giugno 2024, ed il centrocampista italiano ha uno stipendio che si aggira intorno ai 6,4 milioni di euro all’anno. Piccolo passo indietro se vogliamo rispetto a quanto guadagnava Jorginho al Chelsea: 6.7 milioni all’anno dal 2018.
Jorginho, o meglio Jorge Luiz Frello Filho nasce ad Imbituba il 20 dicembre del 1991. Il padre del giocatore ha origini italiane e per questo ha sempre avuto la doppia cittadinanza. Jorginho arriva in Italia all’età di 15 anni, entrando nel vivaio del Verona. Da ragazzino viste le difficoltà di sistemazione, Jorginho visse in un monastero insieme ad altri compagni di squadra. A soli 17 anni esordisce in Coppa Italia con la maglia gialloblù. Partecipa al Torneo di Viareggio in prestito al Sassuolo, quello stesso anno viene poi prestato alla Sambonifacese, dove giocherà una stagione da protagonista in Serie C.
Nel 2011 torna a Verona, anche con gli Scaligeri si mette in mostra e con i gialloblù centra una storica promozione in Serie A. Nel 2013 l’esordio in Serie A contro il Milan nella gara vinta 2-1 al Bentegodi. Sono ben 7 le reti in campionato, di cui 5 dagli 11 metri.
A gennaio 2014 il Napoli ne acquista parte del cartellino. Inizialmente fatica ad essere centrale nel centrocampo composto da Benitez, ma la qualità del giocatore riesce in ogni caso a mostrarsi grazie anche ai molti impegni della società partenopea.
A giugno 2015 il Napoli riscatta la restante metà del cartellino del centrocampista per un’operazione complessiva di 8,5 milioni di euro. Sarà la stagione della consacrazione: Sarri cambia il modo di giocare della squadra passando ad un 4-3-3 in cui il mediano italo-brasiliano è punto fermo. La società di raccolta dati Opta lo pone come primo nella classifica di giocatori con più palloni toccati nei top 5 campionati europei. In quella stagione il Napoli farà uno storico secondo posto, con il famoso “Scudetto perso in albergo” a Firenze a discapito della Juve.
Con alti e bassi la sua storia a Napoli continua fino a luglio 2018, quando il Chelsea lo porterà in Inghilterra (su richiesta di Sarri) per oltre 60 milioni di euro. A Londra toccherà il picco della sua carriera: nel 2018-19 vince un’Europa League con Sarri, mentre nel 2020-21 vince la Champions con Tuchel, sempre centrale e determinante.
Con l’Arsenal potrebbe vincere il suo primo Scudetto.
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