Quanto dura una partita di calcio: le nuove regole adottate dalla Serie A

Dopo la recente introduzione del fuorigioco semiautomatico, ecco in arrivo per la prossima stagione di Serie A un’altra delle novità viste ai Mondiali in Qatar, il maxi recupero. Modificando una voce N°7 del regolamento del gioco le partite potranno diventare così decisamente più lunghe sforando di frequente i 100 minuti di gioco.

Il fine del provvedimento è quello di ridurre al massimo le perdite di tempo aumentando il ritmo delle partite.

La possibilità che una partita venga allungata tra primo e secondo tempo fino a 20 minuti ha fatto storcere a molti, che magari preferirebbero l’introduzione del tempo effettivo a questo punto: la proposta sarebbe in due tempi da 30 minuti di tempo effettivo.

Quanto dura una partita di Serie A con il cambio di regolamento

Già durante i Mondiali in Qatar si era parlato in Italia di adottare le stesse misure riguardanti i tempi di recupero, ora la novità è stata resa ufficiale. Dal 1° luglio giorno cambierà la regola sui tempi di recupero, con una nuova voce inserita tra le motivazioni per concederlo. L’IFAB ha deciso di cambiare così la “Regola 7, la durata della partita” Comma 3, quella riguardante i tempi di recupero. Il cambiamento riguarda in particolare i “festeggiamenti per i gol”. Questa voce era presente all’interno della voce “qualsiasi altra causa”.

In questo modo ogni gol segnato darà automaticamente i 30 secondi di recupero diventando un punto separato sull’elenco dei motivi per concedere i minuti di recupero esattamente come le sostituzioni. Non è da escludere però che i direttori di gara aumentino la portata del recupero nel caso di esultanze particolarmente lunghe.

Proprio come ai Mondiali dunque, non sarà poi così strano dalla stagione 2023-2024 vedere delle partite con 8, 10 o addirittura 14 minuti di recupero in un tempo. In questo modo ogni partita potrebbe arrivare a durare tra primo e secondo tempo anche 100 minuti con regolarità.

La Regola della Misericordia l’idea di Collina

Se ad ogni gol segnato ci saranno almeno 30 secondi di recupero, si rischia che in caso di goleade vi siano ugualmente molti minuti di recupero, un po’ superflui in quel caso specifico forse. Per aggirare questa problematica Pierluigi Collina ha proposto di adottare la Regola della Misericordia.

Il provvedimento permetterebbe agli arbitri di non dare il recupero nel caso la differenza di gol tra le due squadre sia di X reti. L’imbeccata l’ha data Liverpool Manchester United, finita 7-0 e con 10 sostituzioni. Stando alle regole sarebbe dovuta durare certamente più del 93′, ma l’arbitro ha optato per diminuire il recupero.

Parlando della questione Pierluigi Collina si è espresso così: “Forse in futuro potremmo dire che i tempi di recupero non devono essere concessi alla fine della partita se c’è una differenza superiore a X gol tra le due squadre”

Per ora si tratta solo di un’idea, ma vista l’aria di cambiamento che tira ultimamente venga presto adottato dalla Serie A o da qualche altro campionato come la Premier League, dove è più usuale vedere molti gol segnati per squadra.

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