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Come spesso accade in Italia, dopo un big match come Milan-Napoli, derby tricolore di Champions League, la sua parte ce l’ha l’analisi della direzione di gara, fatta dall’arbitro rumeno Istvan Kovasc. Molte le perplessità in questo caso riguardanti le scelte fatte durante la partita, che condizioneranno in maniera importante anche il ritorno.
Istvan Kovasc e le polemiche dopo Milan-Napoli
Dopo la partita di andata dei quarti di finale di Champions tra Milan e Napoli, molto si è parlato dell’arbitraggio di Istvan Kovacs. Il fischietto rumeno ha infatti diverso diverse incertezze nel corso della gara: una su tutte stando a quanto scritto nel regolamento, non ammonire Leao dopo che con un calcio (certo non particolarmente violento ma di stizza) ha rotto una bandierina del calcio d’angolo.
Le altre decisioni contestate aspramente al 38enne riguardano innanzi tutto il metro di giudizio adottato tra primo e secondo tempo: come spesso accade in Europa ultimamente, dopo 45 minuti in cui si è fischiato pochissimo, segue una direzione decisamente rigida. A farne le spese Anguissa, espulso per doppia ammonizione nel giro di 5 minuti, e Kim diffidato che salterà il ritorno.
Chi è Istvan Kovasc, la carriera del fischietto rumeno
Istvan Kovac è nato a Carei, Romania nel 1984. Il fischietto rumeno è uno degli arbitri più stimati al momento nel panorama europeo, con una carriera internazionale di primo livello. Il primo lavoro dell’arbitro però è quello di insegnante di educazione fisica.
Kovasc fa il suo debutto nel massimo campionato nazionale nel 2007, per poi diventare arbitro FIFA nel 2010. In totale ha totalizzato 472 presenze tra tutte le competizioni: oltre 300 in Romania, ma moltissime in campo internazionale. 16 apparizioni in Champions League, 19 in Europa League, 14 per le Qualificazioni di Europa League, 8 partite di qualificazioni ai Mondiali.
Quali sono i precedenti di Istvan Kovasc con le squadre italiane
Sia il Milan che il Napoli hanno già incontrato nella loro storia Istvan Kovasc nei rispettivi cammini europei: la squadra di Spalletti lo ha incrociato già 2 volte prima della gara di San Siro: il 2 ottobre 2019 in casa del Genk (match terminato 0-0) e poi anche nel non così lontano Barcellona–Napoli del 17 febbraio 2022 nell’andata degli spareggi di Europa League. Finita la partita 1-1, anche in quel caso gli Azzurri ebbero da ridire riguardo la scelta del direttore di gara di assegnare col Var un rigore per fallo di mano di Juan Jesus.
Per il Milan invece quello di mercoledì sera è stato solo il secondo incontro con l’arbitro: l’unico precedente è dell’agosto 2017 durante la gara tra i Rossoneri ed i macedoni dello Shkednija. Anche in quel caso la gara venne vinta 1-0 con gol di Patrick Cutrone.
Anche la Roma conosce molto bene l’arbitro rumeno, che ha diretto lo scorso 11 maggio la finale di Conference League tra giallorossi e Feyenoord, vinta per 1-0 con gol di Zaniolo. Altre due Kovasc ha arbitrato la Roma, di cui una questa stagione, e la squadra di Mou ha sempre vinto.
Anche l’Italia è stata arbitrata da Kovasc, che ha diretto Irlanda del Nord-Italia, partita che mandò gli Azzurri hai playoff per i Mondiali 2022.