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Il giocatore che è arrivato da ragazzo in Serie A ormai più di 10 anni fa, ad oggi è diventato un difensore centrale di alto livello, che è passato da tre delle migliori squadre del nostro campionato. Stiamo parlando di Juan Jesus, difensore centrale brasiliano che ormai da due stagioni milita nel Napoli.
Fortemente voluto da Luciano Spalletti, il brasiliano è diventato una vera e propria riserva di lusso per gli Azzurri: da anni ai massimi livelli del nostro campionato, si è sempre fatto trovare pronto quando il tecnico ha chiesto il suo contributo, dimostrandosi una riserva perfetta sia di Koulibaly l’anno scorso, che di Kim e Rrahmani quest’anno. Proprio la diffida del coreano permetterà a Juan Jesus di giocare da titolare il ritorno dei quarti di Champions contro il Milan, sfida per cui il difensore è apparso decisamente carico.
Interpellato da SkySport alla vigilia di una partita storica per il club (prima volta ai quarti di finale di Champions), Juan Jesus si è mostrato sicuro di sé: “A 31 anni non posso sentire pressione di niente, è una partita da giocare e divertirsi. Io credo che gestire la pressione, il risultato dell’andata ed essere consapevoli delle nostre qualità sia la strada: stiamo facendo bene, in campionato siamo a +22 e dimostra la forza del Napoli. Dimostreremo che daremo il nostro meglio e sicuramente vogliamo passare il turno”.
Sul passaggio del turno, bando alla scaramanzia, il centrale si esprime così: “I punti in campionato già ci danno tanta fiducia: se c’è questa differenza di punti vuol dire che abbiamo qualità importanti. Giochiamo in casa, non è un risultato così difficile da ribaltare. Parlo per esperienza personale: perdemmo 4-1 al Camp Nou e la ribaltammo in casa col Barcellona, ed era difficilissimo. Non dico che non sarà difficile domani, ma saremo prontissimi a ribaltare il risultato e passare! Servono due gol? Sì, certo: 90′ al Maradona sono lunghissimi!”.
Come già detto, Juan Jesus in queste due stagioni è sostanzialmente il terzo difensore centrale di Spalletti, prima scelta in caso di infortunio dei titolari. Si potrebbero spendere molte parole sull’importanza di questo ruolo, ma lo stesso Juan Jesus sintetizza benissimo il suo impatto nella stagione precedente ed in questa: “Quando Koulibaly è andato in Coppa d’Africa eravamo terzi, quando è tornato eravamo primi. Con Amir (Rrahmani) quest’anno quando s’è fatto male a ottobre eravamo secondi, quand’è tornato eravamo primi: quindi io ho sempre dimostrato che calciatore sono. Le pressioni, ho marcato Messi! Sono consapevole delle mie qualità e voglio aiutare la squadra”.
Nel 2012 Juan Jesus arriva in Italia come nuovo acquisto dell‘Inter dopo i primi anni all’Internacional. Il difensore brasiliano vive quattro degli anni più bui della storia neroazzurra: dal 2012 al 2016, anni in cui colleziona più di 100 presenze, maturando come giocatore di livello.
Nel 2016 Juan Jesus passa alla Roma con prestito più obbligo di riscatto (costo complessivo dell’operazione 10 milioni di euro). Con la maglia giallorossa, dopo un buon inizio, finisce sempre più ai margini della rosa e nel 2021 passa a titolo gratuito al Napoli di Spalletti, che lo aveva già allenato all’Inter.
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