Nel giorno in cui festeggia il suo 41esimo compleanno, l’arbitro francese Clement Turpin arbitrerà una delle partite più importanti dell’anno a Milano: il ritorno della semifinale di Champions tra Inter e Milan. Gli animi stanno già provvedendo a scaldarsi tra frecciatine, mani avanti e risposte stizzite, ma tutto questo è l’Euroderby, e per quanto sarebbe meglio parlare solo di calcio giocato, è anche giusto così.
La verità però è che la scelta di Clement Turpin ha perfettamente una sua logica in quanto il francese è uno dei migliori arbitri europei sulla piazza ormai da anni, con uno stile di direzione ben definito ed una personalità che gli permetterà di non farsi sovrastare da un San Siro che si farà sentire come non mai.
Chi segue il calcio assiduamente non può non avere abbastanza presente la faccia di Clement Turpin. Il fischietto francese è stato protagonista di molte delle partite più importanti in Europa e non. Dal 2008 Turpin è arbitro della Ligue 1, e nel 2009 viene nominato arbitro internazionale a soli 27 anni: più giovane arbitro a ricevere questa nomina nella storia di Francia. Sono oltre 500 le gare di livello nazionale ed internazionale dirette da Turpin in questi anni, di cui molte anche di importanza assoluta.
Sono 5 le partite di Champions League dirette da Turpin in questa stagione, di cui una con l‘Inter ed una con il Milan. Ha anche diretto l’andata dell’altra semifinale tra Real Madrid e Manchester City. Insomma, a dirigere l’ultimo atto dell’Euroderby sarà un arbitro di livello assoluto: che nelle ultime due stagioni tra l’altro ha anche diretto la finale di Europa League, Villareal-Manchester United nel 202, e quella di Champions League: Liverpool-Real Madrid del 2022.
Nonostante l’arbitro Clement Turpin abbia un ottimo curriculum per arbitrare questa partita, la scelta sembra non essere stata particolarmente gradita da nessuno dei due tecnici (che sia stata proprio per questo la scelta giusta? lo scopriremo), che alla vigilia della gara si sono punzecchiati con un botta e risposta.
Queste le parole di Simone Inzaghi in conferenza: “Mi conoscete, difficilmente parlo di arbitri ma a volte difficilmente non riesco a farlo… Se penso alla partita d’andata, penso che c’è stato un episodio, ovvero il fallo in area di Krunic su Bastoni, che andava valutato in un altro modo. Sicuramente avrebbe dato al risultato e alla qualificazione qualcosa di importantissimo (ci stava rigore ed espulsione del milanista, essendo già ammonito, ndr), non è stato così e non c’è nessunissimo problema. Come non c’è nessunissimo problema e massima fiducia riguardo a una cosa che mi hanno fatto notare amici e conoscenti che ho mondo del calcio, ovvero che l’arbitro è francese e il Milan in rosa ha quattro giocatori francesi…”.
Pioli ha risposto così al collega: “Mah, non mi piace mettere le mani avanti”. Tonali invece ha simpaticamente risposto così al tecnico piacentino: “Bisognerebbe trovare un arbitro senza nazionalità”. In verità però le parole di Inzaghi sono più una presa di posizione per tutelare la squadra in vista della partita, soprattutto dopo le parole di Pioli alla fine dei primi ’90: “Ho visto in tante situazioni due pesi e due misure”.
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