Capitano e simbolo del Manchester City targato Pep Guardiola, Ilkay Gundogan sarà una delle stelle della finale di Champions League che andrà in scena a Istambul il 10 giugno. Il trentaduenne tedesco, nonostante l’altissimo rendimento con il City, è però sempre più probabile che cambi casacca al termine della stagione, diversi i motivi dell’addio, probabilmente più che altro dovuti all’ambiente di Manchester e alla voglia di cambiare.
Quel che è certo è che nel centrocampo dei Citizens il suo apporto è fondamentale sia a livello tecnico che di leadership: due gol proprio del numero 8 hanno regalato a Pep e i suoi il secondo trofeo stagionale, alzato in faccia ai rivali del Manchester United. Ora, manca solo l’ultimo atto per coronare il sogno del triplete.
Gungogan nasce in Germania il 24 ottobre 1990 da genitori turchi. Non è l’unico sportivo della famiglia, sua cugina infatti è Naz Aydemir, nota pallavolista. Nel corso del suo percorso nel settore giovanile, Gundogan cambia diverse squadre, salvo approdare poi definitivamente al Bochum, che lo farà esordire in prima squadra prima di cederlo al Norimberga. L’escalation poi è quella di un grande campione: 5 stagione con la maglia del Borussia Dortmund lo fanno maturare, fino a quando nel 2016 il Manchester City bussa alla porta del muro giallo comprandolo per 27 milioni di euro.
Si tratta in questo caso di un vero e proprio jolly del centrocampo, in grado di giocare tranquillamente davanti alla difesa così come a ridosso delle punte. La sua qualità principale è la tecnica raffinatissima, con cui abitualmente fa passaggi stretti e filtranti per gli attaccanti, certo in questo entra in campo anche la sua visione di gioco di un altro livello. Il suo ruolo di bilanciamento è fondamentale in questo Manchester City per guidare si la manovra avvolgente, ma anche i pressing iperoffensivi abituali delle squadre di Guardiola.
Come ha raccontato in una recente intervista, Gundgoan ha già perso ben due finali di Champions League, e non ha potuto disputare entrambe le sfide a causa di alcuni infortuni. Ad oggi il tedesco ha finalmente l’occasione di alzare, da capitano tra l’altro, la coppa più prestigiosa in campo europeo.
Da tempo ormai è praticamente certo che Ilkay Gundogan non giocherà al Manchester City nella prossima stagione: dopo cinque anni a Manchester il tedesco ha voglia di cambiare aria ed avere nuove sfide. Pesa in questa decisione l’opinione della moglie Sara Benamira, che non gradisce affatto la città inglese: “Mi dispiace essere onesta, ma nessuno. Sono stanca di non trovare un buon ristorante, il cibo è orribile ovunque. Non riesco a trovare un vero ristorante italiano o un buon sushi o anche solo cibo fresco… è tutto congelato. I ristoranti qui si concentrano sul fare soldi con le bevande, sono tutti locali notturni, non puntano sul cibo di qualità. Forse a Londra ma a Manchester niente. Mi dispiace”.
Sono due in questo momento le piste calde per Gundogan: quella più probabile porta a Barcellona, sebbene il non giocare le coppe europee il prossimo anno potrebbe fare da deterrente. L’altra opzione, ventilata da Ivan Zazzaroni, e che sarebbe più che altro di cuore, vede l’interessamento del Milan per il giocatore. Per i tifosi rossoneri è lecito sperare che l’amore per l’Italia porti Gundogan a Milano, città dove tra l’altro è nato a marzo il suo primogenito Kais.
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