Dove si giocheranno gli Europei 2032? La candidatura congiunta di Italia e Turchia

Dove si giocheranno gli Europei 2032? Italia e Turchia si candidano insieme per organizzarli.

Il 2032 sembra un anno ancora molto lontano ma in realtà è più vicino di quanto ci si possa immaginare infatti si sta già pensando a quali saranno le possibili nazioni in grado di ospitare l’europeo di calcio. Italia e Turchia hanno lanciato la loro candidatura congiunta nella speranza di essere le nazioni ospiti di questa importante competizione.

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Europei 2032 dove si giocheranno? Italia in pole per l’assegnazione

E’ arrivata quest’oggi la notizia della presenza dell’Italia congiuntamente con la Turchia nelle nazioni che potranno ospitare il campionato europeo di calcio in programma nel 2032.

La scelta di candidarsi insieme non è la prima volta che si verifica nella storia degli europei, l’ultimo europeo organizzato da due nazioni è stato quello di Polonia e Ucraina nel 2012.

Si tratta di una decisione che permetterebbe alle nazioni che si uniscono di aver maggiori possibilità di essere selezionati, rispetto alle poche possibilità che si avrebbero qualora si optasse per la candidatura come paese singolo. Non tanto per l’organizzazione ma soprattutto in termini di impianti sportivi.

Al momento la candidatura della nostra nazione assieme alla Turchia è l’unica pervenuta alla Uefa per questa competizione ma la decisione effettiva verrà ufficializzata solo il prossimo ottobre. Quindi vi è ancora tempo per vedere quali potranno essere le avversarie dell’accoppiata italo-turca.

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Europei 2032: candidatura congiunta per evitare un flop assicurato

L’Italia a Febbraio si era candidata da sola e si era detta soddisfatta di questa scelta in quanto sarebbe arrivata in tempo utile per avere degli impianti rinnovati, quindi perfettamente adatti ad ospitare una competizione così importante.

Infatti se vi erano già state le designazioni interne delle 10 città che avrebbero dovuto fare da cornice ad un edizione totalmente italiana, ora queste sono state decisamente ridotte in quanto metà degli eventi si terrà in Turchia.

Una scelta che provocherà un rinascimento del nostro calcio a metà. Perché se è pur vero che vi è bisogno di rifare gran parte degli stadi nel nostro paese d’altro canto vi è anche il grande dubbio relativo alla completezza degli interventi in tempo per la competizione e la divisione delle gare tra i due stati (5 a testa tra Turchia e Italia) garantirebbe maggior respiro al nostro paese rispetto a questo delicato tema.

Un grande appoggio quello turco, in quanto il paese governato da Erdogan ha già completato la ristrutturazione dei propri impianti sportivi e di conseguenza si disputerebbe la competizione in impianti di alto livello, sul fronte della sicurezza e dell’intrattenimento degli spettatori.

Se la candidatura dovesse venire accettata si tratterebbe del primo europeo che vede impegnati due stati non confinanti, in quanto gli altri “doppi europei” si sono disputati tra nazioni direttamente confinanti ed anche la candidatura di Regno Unito e Repubblica d’Irlanda per Euro 2028 segue questo filone.

Saranno europei davvero strani e difficili da combinare dato che vi è un’ora di fuso orario e il volo da Roma ad Istanbul ha una durata di 2 ore. Ottobre dirà se la nostra nazione sarà della partita. Per il momento non resta che essere soddisfatti di provare effettivamente a poterne farne parte come organizzatori, un’opportunità che stava per essere vanificata con una grande perdita per lo Stato ed il movimento calcistico.

Scritto da Filippo Imundi

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