In Serie A vi sono stranezze e curiosità così come in ogni altro campionato di calcio a livello europeo e mondiale, una di questa riguarda i numeri di maglia infatti non è possibile indossare il numero 88 sulla maglia di qualsiasi club iscritto al campionato, ecco il perché di questa decisione.
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La Serie A ha deciso, dalla stagione 2023 24 non sarà possibile per i giocatori indossare maglie contrassegnate dal numero 88.
Basic e Pasalic giocatori di Lazio ed Atalanta sono stati gli ultimi giocatori ad aver indossato la maglia 88 durante la scorsa stagione. Infatti da questa dovranno cambiare numero di maglia.
Perché questa scelta? La decisione arriva direttamente dal ministero dell’Interno per combattere l’uso di simbologia correlata al nazismo. Infatti il numero 88 è usato in gruppi neonazisti per indicare il saluto “Heil Hitler” dato che l’h è l’8 lettera dell’alfabeto.
Nel nostro paese si era vista sugli spalti durante il derby di Roma una maglia della Lazio contrassegnata dal numero 88 e la scritta “Hitlerson” ovvero “figlio di Hitler”.
Decisione più che legittima anche se spesso i giocatori scelgono questo numero per richiamare l’anno di nascita o il giorno e il mese oppure perché uno dei pochi disponibili e non per collegarlo al nazismo.
Il ministero dell’Interno si è detto contrario al antisemitismo e valuterà con attenzione anche la presenza di striscioni e/o cori antisemiti al fine di interrompere le partite nel caso si verificassero.
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La Serie A aveva già effettuato una simile manovra nella stagione 2000/01 quando Buffon fu costretto a cambiare numero passando al 77.
Il nostro campionato non ha poi, nel corso della sua storia, vietato altri numeri oltre all’88.
La scelta del governo è più che giustificata, ora i pochi giocatori interessati dalla decisione, tra cui figura anche Rincon dovranno scegliere un nuovo numero da apporre alla propria maglia.
Chissà che questo segnale sia solo il primo di una lunga serie di manovre atte a rimuovere l’antisemitismo dallo sport. Il governo ci spera ed infatti ha scelto di agire con un messaggio chiaro e netto.
I giocatori nel numero vedono un richiamo alla loro carriera o alla loro vita, con riferimenti all’anno, mese o giorno di nascita senza pensare al significato nascosto che la cifra cela.
Ora che si è scoperto perché è stato vietato, il governo confida nella FIGC per far rispettare la norma che non vedrà più sul campo di Serie A giocatori che indosseranno la maglia numero 88.
Difficile che la situazione si modifichi in breve tempo, anzi è quasi sicuro che il divieto porti il numero 88 ad essere definitivamente escluso dalla lista dei possibili e così facendo non sarà presente sulle maglie nelle stagioni a venire.
La stessa regola vale anche per le altre categorie professionistiche della FIGC. Probabilmente sarà valida anche per i campionati non professionistici.
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