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Il famoso rinforzo mancante per l’attacco della Roma potrebbe arrivare nei prossimi giorni di mercato: Sardar Azmoun, il Messi iraniano. L’attaccante classe 1995 potrebbe arrivare a Roma sulla base di un prestito con diritto o obbligo di riscatto.
Nel caso la Roma scegliesse il diritto, la cifra da mettere sul piatto nella prossima stagione sarà su gli 11-15 milioni. Nel caso invece Pinto decidesse di voler puntare forte sul giocatore per strappare uno sconto, la cifra con l’obbligo di riscatto sarà all’incirca di 8-9 milioni di euro.
Sardar Azmoun, nato a Gonbad-e Kavus il 1° gennaio 1995 è un calciatore della nazionale iraniana. Anche il padre di Sardan (di etnia turkmena) è stato uno sportivo, giocava infatti a pallavolo. Sardan Azmoun è stato soprannominato il Messi iraniano non solo per la sua grande tecnica di base e abilità nel fare serpentine, ma anche per la precocità del suo talento che fin da giovane gli ha permesso di emergere e affacciarsi nel campo del calcio internazionale.
Alto 186 centimetri, è un attaccante moderno in tutti i sensi: dotato di grande fisicità e resistenza, nonostante non sia altissimo possiede una grande elevazione. Palla al piede, è un giocatore dalla grande abilità tecnica e forza nella progressione, è anche dotato di una grande resistenza e generosità, che lo portano a spendersi molto per la squadra in fase di pressing. Azmoun ha segnato anche diversi gol da calcio piazzato.
Azmoun inizia a giocare a calcio nell’Oghab Gonbad, squadra della propria città. Fin da piccolo però il ragazzo si distingue tra i pari età, venendo presto scelto per il settore giovanile dello Shamoushak Gorgan, ponte per una squadra della seconda serie iraniana: l’Etka Gorgan. A soli 15 anni passa alla squadra più importante del Paese: il Sepahan, con cui vince il titolo iraniano (giocando solo delle amichevoli).
Nel 2012-13 lo acquista il Rubin Kazan, che lo inserisce per una stagione nel suo settore giovanile, facendolo esordire in prima squadra il 27 luglio 2013. Alla prima stagione con i russi gioca 17 partite segnando 5 gol. Nel 2015 il ragazzo viene girato in prestito al Rostov per fare esperienza, qui farà 4 gol in 12 partite e verrà riscattato al prezzo di 2 milioni di euro. L’anno seguente si prenderà il posto da titolare andando in gol con una certa regolarità: 21 gol in 65 partite. Tornerà poi al Rubin a parametro zero, salvo poi trasferirsi allo Zenit San Pietroburgo nel febbraio 2019, facendo 12 gol negli ultimi sei mesi della stagione, e facendone 21 stagionali in quella 2019-2020. Nonostante il buon andamento con la squadra russa, 19 gol in campionato nella stagione 2020-21, passerà a gennaio 2022 al Bayern Leverkusen a parametro zero. Con i tedeschi però la fortuna del bomber iraniano sarà decisamente minore: 44 partite in totale, 5 gol e 5 assist appena.
Sembra scontato che l’iraniano debba agire come trequartista o seconda punta alle spalle di Belotti o Abraham, ma non è detto in realtà che non possa giocare in ruolo simile a quello interpretato da El Shaarawy contro la Salernitana. Mourinho lo voleva già in passato, e chissà che non riesca a farlo rendere anche in fase realizzativa come nei suoi momenti migliori.
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