Paul Pogba, svincolato, viene acquistato per la seconda volta dalla Juventus l’11 Luglio 2022. L’entusiasmo è alle stelle in casa Bianconera, ma qualche settimana dopo subisce una lesione al menisco laterale durante la preparazione estiva. Questa è solo l’inizio di un’operazione di mercato mai decollata.
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Come anticipato e come tutti sanno, Paul Pogba inizia la sua seconda avventura in Bianconero non nel migliore dei modi, anzi con un infortunio abbastanza delicato: lesione al menisco laterale durante la preparazione estiva. Il numero dieci, dopo svariati giorni, decide di non operarsi e attuare una cura conservativa, in modo da non saltare il Mondiale 2022 in Qatar. La decisione non è stata la migliore perché richiedeva una lunga tempistica. Paul salta di conseguenza il Mondiale e decide di operarsi, saltando quindi l’intero girone di andata di Serie A, compresa Champions League e Coppa Italia. Da lì inizia il suo loop: guarisce, torna in campo e ritrova l’infermeria. Tutto questo ripetuto per cinque volte durante la stagione e perdendosi circa 50 partite in stagione, molte per un giocatore importante e pagato bene come lui. Andiamo a scoprire insieme il suo stipendio.
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Pogba firma un contratto fino al 2026 con la Juventus, con un salario annuo netto di 8 milioni di euro che lo inserisce al sesto posto in classifica dei giocatori più pagati in Serie A.
Nel pomeriggio di ieri, 11 settembre, è saltata fuori la notizia della positività di Pogba al testosterone. Esattamente poche ore prima il centrocampista francese aveva rilasciato delle dichiarazioni riguardo il suo periodo buio e il voler far ricredere tutti. Insomma, aveva fame di riscatto, di rifarci vedere le giocate e i gol a cui ci aveva abituato anni fa. La Juventus lo ha momentaneamente sospeso in via cautelare, in attesa delle controanalisi.
Se le prime analisi effettuate dovessero essere accertate, Pogba rischia 4 anni di squalifica, 2 anni se dichiarato doping non intenzionale, come successo a Palomino nella scorsa stagione, difensore dell’Atalanta.
Nel caso in cui venisse confermato un risultato positivo ai test sul testosterone, la società potrebbe prendere in considerazione la sospensione del suo stipendio, garantendogli solamente la paga minima sindacale, la quale per lui dovrebbe aggirarsi leggermente sopra i 40.000 euro lordi l’anno.
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