Il calcio italiano si trova nuovamente al centro di un’inchiesta che coinvolge non solo i noti calciatori Tonali, Fagioli e Zaniolo, ma anche altri dieci nomi di giocatori. La procura di Torino ha messo in luce un presunto coinvolgimento in scommesse sportive illegali, portando l’indagine ad una piega inattesa.
Scommesse sportive illegali: l’inizio dello scandalo e le possibili sanzioni
L’inchiesta, che è stata accelerata dalla rivelazione del caso di Nicolò Fagioli e dall’intervento del fotografo Fabrizio Corona, si è estesa oltre le aspettative, coinvolgendo giocatori di diverse squadre di Serie A.
La procura, coordinata dalla pubblica ministera Manuela Pedrotta, di solito dedita a casi di mafia, sta indagando su un presunto sistema di scommesse illegali che coinvolge almeno tre piattaforme non autorizzate.
Il centrocampista Bianconero si è autodenunciato alla giustizia sportiva, consegnando il suo cellulare e rivelando una serie di chat con altri compagni di squadra, tra cui Tonali e Zaniolo. La polizia ha anche sequestrato gli smartphone dei giocatori coinvolti, temendo che potessero cancellare prove.
Secondo l‘Articolo 720 del Codice Penale, chi partecipa al gioco d’azzardo illegalmente rischia arresto e ammende, con pene aumentate per chi scommette cifre rilevanti. L’inchiesta si concentra sulle piattaforme di scommesse illegali, ma c’è anche il sospetto che alcuni calciatori abbiano scommesso su partite delle proprie squadre.
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Scommesse sportive illegali: il ruolo di Fabrizio Corona
Fabrizio Corona, figura centrale nell’accelerazione dell’indagine, ha annunciato i nomi di altri due scommettitori prima che la polizia potesse intervenire. La sua fonte sembra ben informata sull’inchiesta, sollevando interrogativi su come le informazioni siano giunte a lui.
L’indagine non riguarda solo il lato penale, ma anche le possibili conseguenze sportive per i giocatori coinvolti. In base all’Articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, i tesserati non possono scommettere sugli incontri di FIGC, UEFA e FIFA. In caso di violazione, si rischia fino a tre anni di squalifica, riducibili in caso di collaborazione all’indagine. La sanzione si applica anche in competizioni estere come la Premier League.
Le società, a meno di illeciti sportivi, non rischiano penalità dirette, ma potrebbero adottare misure come la sospensione degli stipendi o la risoluzione dei contratti.
L’indagine è solo all’inizio, e il calcio italiano si prepara a fare i conti con un nuovo scandalo che potrebbe avere ripercussioni significative sia sul piano penale che su quello sportivo. L’attenzione si concentra non solo sui calciatori già coinvolti, ma anche su altri potenziali protagonisti di questa vicenda intricata che coinvolge il mondo delle scommesse illegali nel calcio.
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