La notizia che arriva dal Regno Unito ha davvero dell’incredibile perché proprio nel paese patria del fair play sul campo, giunge una pesante penalità per uno dei club di maggior rilievo della Premier proprio per non aver rispettato questo aspetto cruciale del gioco del calcio.
In questo articolo in dettaglio le motivazioni dietro a questa scelta della F.A.
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Everton, penalità di 10 punti per non osservanza del Fair Play
L’Everton è stato penalizzato di 10 punti nella classifica dell’attuale Premier League per aver violato alcuni aspetti del fair play finanziario, il rispetto del regolamento finanziario imposto dalle varie leghe relativamente agli acquisti e le cessioni nel calciomercato è molto stringente e se si sbaglia, l’errore lo si paga sonoramente.
Quello che stupisce è come mai la stangata sia arrivata a campionato già iniziato da diversi mesi e soprattutto tenendo conto che il mercato è già chiuso da svariati mesi ma in fondo è normale perché controlli così approfonditi da parte delle varie federazioni arrivano nel corso dell’anno.
L’Everton dal canto suo ha voluto subito far chiarezza tramite una nota sul proprio sito web spiegando la sua posizione, di seguito il comunicato:
L’Everton Football Club è scioccato e deluso dalla decisione della Commissione della Premier League.
Il Club ritiene che la Commissione abbia imposto una sanzione sportiva del tutto sproporzionata ed ingiusta. Il Club ha già comunicato l’intenzione di ricorrere in appello alla Premier League. Il processo di appello inizierà ora e il caso del Club sarà ascoltato a tempo debito da una commissione d’appello nominata secondo le regole della Premier League. L’ Everton sostiene di essere stato aperto e trasparente nelle informazioni fornite alla Premier League e di aver sempre rispettato l’integrità del processo. Il Club non riconosce la constatazione di non aver agito con la massima buona fede e non comprende che si tratti di un’accusa avanzata dalla Premier League nel corso del procedimento. Sia la durezza che la severità della sanzione imposta dalla Commissione non riflettono né in modo giusto né ragionevole le prove presentate. Il Club monitorerà inoltre con grande interesse le decisioni prese in ogni altro caso riguardante le regole di profitto e sostenibilità della Premier League. L’ Everton non può commentare ulteriormente la questione finché il processo di appello non si sarà concluso.
Stando al comunicato la squadra di Liverpool sostiene di aver agito rispettando pienamente i vari dettami che compongono questo aspetto delle trattative di mercato delle squadre.
Le prossime settimane saranno decisive per valutare attentamente la posizione del club ed eventualmente fare ricorso su questa decisione così da riavere indietro i punti che ora sono stati persi.
Naturalmente ripartire dall’ultimo posto con il campionato che sta pian piano arrivando verso la sua metà non è positivo perché il lavoro per non retrocedere ora è doppio se non triplo.
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Il comunicato della federazione sulla decisione
La Premier dal canto suo ha voluto comunicare il perché di questa importante scelta, di seguito il testo:
La Premier League ha presentato una denuncia contro l’Everton, all’inizio di quest’anno ha deferito il caso a una commissione indipendente. Nel corso del procedimento, il Club ha ammesso di aver violato il PSR (le regole di profitto e sostenibilità della Premier League) per il periodo relativo alla stagione 2021/22, ma l’entità della violazione è rimasta controversa. La Commissione ha stabilito che il calcolo del PSR dell’Everton FC per il periodo in questione ha comportato una spesa di 124,5 milioni di sterline, superando la soglia consentita di 105 milioni di sterline. La Commissione ha concluso imponendo una sanzione sportiva sotto forma di una penalizzazione di 10 punti, con effetto immediato.