Champions Asiatica, Cristiano Ronaldo rinuncia al rigore: “Non è fallo”

Cristiano Ronaldo dice no ad un rigore assegnatogli ingiustamente che avrebbe portato la sua squadra al successo.

Cristiano Ronaldo si è reso protagonista di un bellissimo episodio di fair play durante l’ultimo match della Champions Asiatica quando dopo aver subito un fallo in area di rigore ha rinunciato a calciarlo ammettendo di non aver subito fallo. In questo articolo analizziamo dettagliatamente quanto accaduto.

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Cristiano Ronaldo dice no al rigore: “Non era fallo”

Ci troviamo in campo per il match tra Al-Nassr e Persepolis valido per la fase a gironi della Champions League asiatica quando CR7 recuperando un pallone perso dal difensore avversario viene atterrato in piena area di rigore.

Appena cade a terra il grande campione si rialza immediatamente facendo segno di no all’assegnazione del penality e gridando non è fallo, non è fallo” in direzione dell’arbitro che era già intenzionato ad assegnare il tiro dal dischetto.

Per constatare l’affermazione di Ronaldo l’arbitro va al VAR e analizzando le immagini si trova d’accordo con il calciatore che ne esce da grande campione che non approfitta delle scelte arbitrali.

Ammette infatti di essere inciampato cadendo a terra anche se dalle immagini sembra proprio che l’asso di Madeira cada in maniera plateale per procurarsi il rigore che poi avrebbe naturalmente trasformato.

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La partita è poi terminata con un pareggio a reti inviolate

Salvandosi da quella che sarebbe potuta essere un’enorme figuraccia CR7 ha giustamente rinunciato ad un successo immeritato alla luce di quanto accaduto successivamente all’episodio.

L’Al-Nassr infatti non è riuscito ad avere la meglio sugli avversari concludendo il match sul punteggio di 0 a 0 ottenendo un punto nel proprio girone.

Nel proprio gruppo la squadra di Ronaldo è in testa con 13 punti conquistati in 5 giornate. Infatti il pareggio è giunto dopo quattro successi consecutivi.

Bisogna dire che questo gesto da lui compiuto vale quanto se non più di una vittoria perché sarebbero stati pochi i campioni o anche i calciatori professionisti che avrebbero rinunciato ad un rigore perché questo è stato assegnato ingiustamente.

Chissà che questa scena possa fungere da riferimento per il futuro così da vedere maggiormente nel calcio professionistico scene simili.

Di per sé risulta difficile da immaginare perché i calciatori sono abituati a fare di tutto pur di farsi fischiare un rigore a favore, per fortuna le cose sono cambiate e la simulazione se evidente viene sanzionata con un cartellino giallo per chi ne è stato autore.

Sarebbe utile istituire un cartellino verde per la correttezza di un calciatore e per il fair play dato che questo viene tanto osannato dalle maggiori leghe calcistiche mondiali ma è tristemente presente durante le partite.

Il calcio essendo un gioco deve essere vissuto come tale anche e soprattutto ad alti livelli ed il maggior riconoscimento di errori arbitrali renderebbe i calciatori famosi più vicini alle persone comuni ed esempi di civiltà e correttezza per i giovani.

Bisognerebbe fare in modo che questo rigore non voluto da Ronaldo venga proposto alle scuole calcio per far evolvere la mentalità dietro a questo fantastico sport che è appunto il “gioco del pallone”.

Scritto da Filippo Imundi

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