Ogni fine settimana in cui il campionato italiano scende in campo, accanto ai calciatori vediamo dei bambini che solitamente indossano la divisa della squadra avversaria, arrivare sul manto verde e presenziare di fronte ai calciatori nel momento della presentazione delle due squadre.
Vediamo come vengono scelti e perché viene effettuato tutto questo.
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Bambini in campo nelle partite di Serie A: come vengono scelti
Ha scatenato un notevole putiferio social il fatto che tra i bambini presenti sul prato di San Siro sabato sera prima di Milan-Frosinone c’era anche Leone, il figlio di Fedez ma aldilà di questa scelta effettuata dal club rossonero cresce la curiosità relativamente al criterio di selezione dei bambini che calcano i campi italiani prima delle partite.
Innanzitutto il primo motivo per cui vengono scelti i bambini è perché questi sono simbolo di innocenza e di fair play due valori importanti nel mondo dello sport perché questa attività deve essere concessa a tutti.
Inoltre lo si fa per promuovere i diritti per l’infanzia nonché per permettere a molti di questi di realizzare un sogno, ovvero accompagnare uno dei loro idoli sul campo prima di un’importante partita.
L’iniziativa prende il nome di “Bimbi in campo” e le società più prestigiose come Juventus e Inter richiedono la necessità di essere membri del club, i bianconeri con la Junior Membership e i nerazzurri la rende disponibile ai soci degli Inter Club.
La Roma lo permette tramite l’iniziativa “Lupacchiotti in Campo” mentre altre società come il Cagliari o la Salernitana aprono a tutti la possibilità, compilando un modulo via internet.
Oltre a queste iniziative possono esserci anche opportunità legate agli sponsor delle rispettive squadre che permettono di far vivere questa esperienza ai bambini. Naturalmente sono possibili solo quando la squadra di cui si è tifosi gioca in casa.
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Negli altri campionati europei come funziona?
In Inghilterra vi sono società come il Manchester United, Manchester City, Arsenal, Newcastle, Liverpool e Chelsea attuano un processo di selezione su base gratuita.
Ci sono anche altri club come il West Ham che fa pagare 700 sterline per questa opportunità ed altre come il Wolverhampton che hanno prezzi legati alla partita che si disputa, altre squadre come il Leicester la rendono a pagamento al prezzo di 350 sterline.
E’ quindi un modo per far cassa per le società e questo sarebbe un insegnamento sbagliato per i bambini stessi, altri campionati come la Liga in Spagna lo permette in maniera gratuita come in Italia.
La medesima cosa accade anche per le gare di Champions o Europa League che vede presenti bambini sul manto di gioco. La scelta anche qui è legata al messaggio che la società di casa vuole far passare e la maggior parte dei club lo rende gratuito come simbolo di inclusività dei minori attraverso lo sport.
E’ un’occasione per avvicinare i bambini ad un mondo molto esclusivo come il calcio professionistico ad alti livelli ed anche per vivere un’esperienza indimenticabile legata al proprio sport preferito.