Diego “El Cholo” Simeone è dal 2011 l’allenatore dell’Atletico Madrid, club spagnolo che con il tempo ha plasmato sino ad assumere l’identità calcistica del proprio tecnico. In questo articolo vedremo a quanto ammonta lo stipendio dell’ex calciatore argentino.
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Quanto guadagna Diego Simeone? Lo stipendio
Diego Simeone in questi 13 anni alla guida dell’Atletico non è solo riuscito a costruire una squadra di grande talento i cui giocatori sono in grado di mettere in campo l’idea di calcio del tecnico ma ha anche aumentato considerevolmente i propri guadagni.
Simeone ha infatti rinnovato il proprio contratto con la società spagnola sino al 2027 prolungando quindi il rapporto con il club per altre quattro stagioni arrivando quindi a 17 anni di permanenza sulla panchina, un risultato storico.
Lo stipendio a seguito del rinnovo non è cambiato e si attesta ancora sui 24 milioni di euro all’anno. Se sommiamo lo stipendio per i prossimi 5 anni ovvero il periodo in cui resterà allenatore il totale è di 120 milioni.
Guadagni davvero alti che posizionano Simeone nella ristretta cerchia degli allenatori più pagati al mondo. Il club di Madrid tiene al proprio tecnico ed al suo stile di gioco unico e quindi ha fatto di tutto per blindarlo anche per il futuro.
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Il patrimonio dell’allenatore argentino
Simeone non ha solo un ottimo guadagno annuale derivante dalla carica di allenatore che ricopre con l’Atletico ma ha anche un elevatissimo patrimonio derivante dalla sua carriera nel mondo del calcio.
Se si sommano gli anni in cui è stato allenatore a quelli in cui ha giocato a calcio è facile ipotizzare che abbia guadagnato in tutta la sua vita più di 500 milioni di euro.
Cifre mostruose per un giocatore che ha avuto una grandissima carriera ma che è rinato da allenatore mostrando al mondo che si può rivoluzionare il gioco del calcio con uno stile che è in grado di trasmettere il volto di chi allena quella squadra sul campo da gioco.
Il calcio dell’argentino è infatti simile allo stile che lo stesso Cholo metteva sul campo quando aveva le scarpette ai piedi.
I guadagni elevati sono quindi totalmente giustificati da una carriera devota al calcio, prima come giocatore e tutt’ora come allenatore. La sua storia con l’Atletico è ancora tutta da scrivere e chissà che non possano arrivare altri capitoli lieti come quelli che in questi anni l’hanno portato a vincere 11 trofei.
Di sicuro avendo legato la sua vita da tecnico all’Atletico egli è andato oltre al semplice allenare la squadra ma è diventato un simbolo per la città ed i tifosi che lo apprezzano prima come uomo e poi come tecnico.
Restare sulla panchina di un club per più di un decennio nel calcio moderno è un qualcosa di utopistico che si è visto con lui e con pochi altri tecnici, questo perché la maggior parte delle società si ferma ai primi fallimenti non riconoscendoli come parte del processo di cambiamento.
L’Atletico Madrid lo ha fatto e ora ne sta apprezzando i risultati positivi frutto del lavoro del proprio tecnico.