La squalifica di Paul Pogba è stata confermata e quindi il francese starà lontano dai campi per ben 4 anni. In questo articolo vediamo a quanto ammonta il risparmio per la Juventus non dovendo più pagare il suo ingaggio.
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Affare per la Juventus: la squalifica di Pogba salvaguarda il club
Con Pogba ufficialmente fuori dalla Juventus dovendo scontare, ora in veste ufficiale, 4 anni di squalifica per doping, la squadra bianconera lo potrà considerare automaticamente fuori dalla rosa e questo ha un impatto anche per il monte ingaggi totale del club nel corso di una stagione.
Pogba era ritornato a Torino dopo l’esperienza allo United e la squadra bianconera era riuscita a contenere il costo del suo contratto sui 12 milioni lordi grazie ai benefici del decreto crescita. Pogba percepiva al netto quindi 8 milioni + 2 di bonus per un totale di 10 milioni all’anno qualora la Juventus fosse riuscita a centrare gli obiettivi ed anche Pogba avesse performato ad alti livelli.
Considerando il suo stipendio sugli 8 milioni netti, il risparmio nelle casse della Juventus grazie al suo addio è di 32 milioni di euro. Una cifra davvero importante che rimarrà nelle casse della società bianconera che potrà reinvestirli nel mercato per l’acquisto di nuovi giocatori.
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Perché il risparmio è così elevato?
Ora Pogba è stato portato a percepire il minimo di stipendio pari a 2.000 euro e lo percepirà sino al termine di questa stagione ed avendo incassato una squalifica di 4 anni ovvero superiore ai 2 anni di contratto, il club può chiedere di rescindere il contratto.
In questo modo viene risparmiato l’intero stipendio come se Pogba avesse firmato per 4 anni anche se così non è. Ecco quindi da dove spuntano i 32 milioni di euro che farà bene al bilancio della società.
Se effettivamente la Juventus deciderà di rescindere con il calciatore transalpino si chiuderà un cerchio che ha tenuto banco sin da quando il calciatore era stato trovato positivo al doping. Un periodo che aveva portato la Juventus al centro delle discussioni e naturalmente messo in cattiva luce Pogba stesso.
L’opinione della procura antidoping è stata ferma e rigida dato che ha risultato corretto il periodo di squalifica posto inizialmente decidendo di confermarlo. Un periodo così lungo lontano dal campo significherà la fine della carriera per il calciatore.
Un vero peccato chiudere la propria presenza nel panorama professionistico su toni così bassi e bui ma gli errori si pagano sempre. Se questi poi sono gravi il loro prezzo è naturalmente più alto.
Lui dal canto suo si è sempre definito innocente ma gli esami lo hanno sempre inchiodato rivelando l’utilizzo della sostanza dopante. Di conseguenza ha poche attenuanti a cui appellarsi.
Non gli resterà che pagare per il proprio errore e dire addio al mondo che lo ha reso un grande nel proprio ruolo. Il vero dramma per Pogba è a livello sportivo perché così facendo ha perso la sua credibilità di professionista.