Pablo Daniel Osvaldo è stato uno dei centroavanti di grande talento che il calcio italiano ha avuto modo di accogliere e valorizzare. In questo articolo analizziamo la carriera e la vita privata del ex calciatore italo-argentino.
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La carriera di Osvaldo dopo un primo anno, il 2005, all’Huracan è stata indirizzata all’Italia dove nel 2005-06 ha giocato con l’Atalanta totalizzando 3 presenze ed un goal. Nel 2006-07 ha militato nel Lecce dove ha segnato 8 reti in 31 partite, dal 2007 al 2009 ha giocato per la Fiorentina e nel 2009-10 al Bologna.
La stagione 2010-11 lo vede passare all’Espanyol dove ha giocato 44 partite segnando 20 goal. Dal 2011 al 2013 è tornato in Italia alla Roma, con cui ha fatto 23 goal in 57 partite. Nel 2013-14 è andato al Southampton ma da lì prestiti, prima alla Juventus e poi all’Inter e poi al Boca.
Nel 2016 il club argentino lo acquista a titolo definitivo ma non gioca praticamente mai. Il 2019-20 è stato l’ultimo anno da professionista giocato al Banfield senza segnare alcuna rete.
Nel 2006 è arrivato il primo figlio Gianluca, dalla relazione con la moglie Ana ma poi la coppia si è separata. Ha altre due figlie Victoria e Maria Helena, nate nel 2009 e nel 2012 come frutto della relazione con Elena una ragazza conosciuta a Firenze. Il quarto figlio è nato dalla relazione con Jimena Baron nel 2014 e si chiama Morrison.
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Osvaldo ha preso la cittadinanza italiana nel 2007 ma ha ricevuto la prima convocazione con la nazionale maggiore nel 2011 e ha modo di segnare 4 goal in totale ma a causa di comportamenti oltre le righe perde l’opportunità di disputare la Confederations Cup.
Si è rivisto ad inizio marzo quando ha pubblicato un video social dove mostra di essere affetto da depressione e di aver perso quasi tutto quello che ha guadagnato da calciatore con alcol e droghe.
La strada per uscire da questo brutto tunnel l’aveva imboccata entrando in terapia ma non è riuscito a disintossicarsi. Ora la vita si fa davvero difficile per lui considerato che non è più un calciatore professionista.
Resta però il ricordo del suo talento espresso a sprazzi e che gli avrebbe permesso di avere una brillante carriera se solo si fosse concentrato sul pallone. Purtroppo così non è stato.
Ora bisognerà capire che ne sarà di lui, la speranza è che riesca a disintossicarsi riuscendo a tornare ad avere una vita normale, con un lavoro che possa permettergli di guadagnarsi da vivere.
In futuro si spera possano arrivare buone notizie sul suo conto anche se da quel video si capisce che stia attraversando un momento di grandissima difficoltà e solo tramite la telecamera è riuscito a tirar fuori quello che aveva dentro.
E’ brutto finire una carriera ed una vita in questo modo ma è il risultato di scelte sbagliate e di stili di vita eccessivi.
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