Vigo protesta energicamente contro l’assegnazione delle sedi!

Javier Pardo, vicesindaco e consigliere responsabile dell’area Sviluppo e Servizi del Municipio di Vigo, ha denunciato venerdì una “mobilitazione politica” contro la sua città per escluderla dal Mondiale 2030, dopo l’annuncio degli undici stadi candidati, che a suo parere è “guidata” dal vicepresidente della Federazione Spagnola di Calcio (RFEF), Rafael Louzán.

“A questo si aggiunge la mancanza di sostegno da parte della Xunta de Galicia. Non abbiamo mai sentito dall’ente autonomo alcun commento sulla proposta della città, che il governo galiziano conosce in dettaglio”, ha criticato Pardo, sottolineando che Vigo ha presentato un progetto “solido e coerente” per ospitare il Mondiale, che sarà organizzato congiuntamente da Spagna, Portogallo e Marocco.

Inoltre, ha accusato il presidente della Federazione Galiziana di Calcio di opporsi “ferocemente” a tutto ciò che riguarda la città di Vigo, motivo per cui il comune chiede alla RFEF di spiegare “chi c’è dietro una decisione annunciata 15 giorni fa da Louzán a Riazor” (A Coruña).
“Ad oggi, questo municipio non ha ricevuto alcuna notifica ufficiale dalla Federazione Spagnola, da cui chiediamo imparzialità nelle decisioni”, ha dichiarato Pardo, che appoggia la decisione del Consiglio Superiore dello Sport (CSD) affinché la Spagna abbia 13 sedi per il Mondiale 2030.
“È possibile avere 13 sedi, e quindi che tutti siamo rappresentati in questo Mondiale. Abbiamo appreso dai media di una presunta decisione della Federazione Spagnola di Calcio con la quale non concordiamo affatto”, ha sottolineato il consigliere di Vigo.
Pardo ha rilasciato queste dichiarazioni prima che la RFEF confermasse la sua proposta venerdì mattina.

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