LaLiga ha conseguito oltre mille sentenze di condanna contro gli esercizi HORECA che commettono frodi audiovisive, evidenziando la natura penale di questi reati e valorizzando la lotta che l’organizzazione patronale ha condotto negli ultimi anni a difesa dei diritti legittimi dei club.
Questo è stato spiegato da LaLiga stessa sul proprio sito web.
Questo risultato, che corrisponde a una sentenza favorevole ogni due giorni, è dovuto al cambio di strategia che LaLiga ha intrapreso nel gennaio 2019, quando ha iniziato a denunciare penalmente i sospetti rei di frodi audiovisive.
Questo flusso di frode provoca una perdita annuale di circa 600 milioni di euro per i club di calcio.
Durante questa stagione, i verificatori di LaLiga sono riusciti a identificare almeno 15.000 esercizi che trasmettevano illegalmente, commettendo non solo un crimine, ma anche una concorrenza sleale contro gli esercizi che rispettavano la legge. Questo comporta un doppio danno: contro il calcio e contro il settore dell’ospitalità del nostro paese, che subisce perdite di quasi 35 milioni di euro all’anno.
Il numero di condanne continuerà ad aumentare, dal momento che attualmente ci sono 295 casi in fase di istruzione e altri 133 in attesa di processo. L’86% dei procedimenti che arrivano a processo terminano con una sentenza di condanna, come sottolineato dalla stessa organizzazione patronale.
Solo per la scorsa stagione, sono state avviate direttamente azioni legali contro altri 738 esercizi pubblici senza necessità di denuncia alla polizia, grazie al lavoro di verifica svolto dagli auditor di LaLiga che documentano personalmente la frode. Inoltre, sono state presentate oltre una ventina di azioni legali in Andorra.