Allo stesso modo in cui un attaccante può sbagliare un calcio di rigore o un portiere può subire un gol, anche l’arbitro può commettere un errore

Luis Medina Cantalejo, al comando del Comitato Tecnico Arbitri (CTA), ha condotto una revisione in Asturie della recente pre-stagione arbitrale, mentre si prepara per l’inizio della stagione in Prima e Seconda divisione, che è alle porte. Ammette che provengono da una stagione impegnativa, ma ha grandi aspettative per la performance nel campionato 2024-2025: “E’ stata una stagione intricata, ma penso che abbiamo fatto un ottimo livello.

Non è il massimo, ma spero che quest’anno sia ancora migliore. Come punto di partenza, c’è il loro stato fisico. Sono arrivati in forma ottimale. Infatti, i tecnici dicono che i test di velocità sono stati i migliori di sempre, record che abbiamo registrato da molti anni”.

Ci sono molte innovazioni previste per la nuova stagione. Primi fra tutti, l’implementazione della tecnologia del fuorigioco semi-automatico. Per il presidente del CTA, “era una richiesta di tutti. Quando ci veniva chiesto, dicevamo sempre che eravamo favorevoli perché è un sistema molto simile a quello che avevamo nelle stagioni passate, ma conferisce molta più affidabilità”.

L’altra novità riguarda il nuovo rapporto tra il capitano e l’arbitro, e le spiegazioni che potrà fornire durante la partita. L’ex arbitro internazionale spiega in dettaglio come sarà il protocollo: “Il capitano avrà il diritto di chiedere all’arbitro di avvicinarsi a lui o di cercare l’arbitro e far gli spiegare le ragioni di una decisione. Non si tratta di convincerlo, è solo una spiegazione. Il capitano della squadra avversaria potrà essere presente, non per coinvolgere lui in un dialogo, ma semplicemente per far sì che l’arbitro spieghi la decisione o persino la decisione presa. Lo stesso vale per il VAR”.

Non è necessario che il capitano protesti con l’arbitro; se lo fa, verrà ammonito. Dovrebbe invece parlare con rispetto e potrebbe riuscire o meno a convincere l’arbitro sulla giocata. Questo è calcio. Ritengo che questo sia un passo avanti per garantire una comunicazione trasparente tra giocatori e arbitri”.

Medina Cantalejo, in vista della nuova stagione, chiede of rispetto. “Con l’avanzare dell’età, ci si augura poco, l’utopia è inesistente, ma se dovessi fare un desiderio, sarebbe lo stesso che ci impegniamo a rispettare. Quando parliamo con i giocatori, i media, i presidenti o gli allenatori, chiediamo rispetto”.

Il presidente dell’arbitraggio capisce le frustrazioni, essendo il primo a provarle: “Capisco le frustrazioni. Certo, mi arrabbio anch’io quando vedo una svista dell’arbitro o del VAR. Ma dobbiamo capire che è calcio, che sono esseri umani, proprio come un attaccante manca un rigore o un portiere subisce un gol, l’arbitro può commettere errori. Quello che si deve fare è rimanere nella propria posizione. E chiederei rispetto e pochi infortuni, perché sono buoni arbitri e atleti”.
Troverai delle novità riguardo i tiri di rigore.

Una modifica significativa riguarda l’esecuzione dei rigori. Fino ad ora, se un difensore anticipava l’azione e il portiere parava o il tiro colpiva il palo, il rigore veniva ripetuto. Da ora in poi, la ripetizione avrà luogo solo se l’azione del difensore influisce sull’azione: “Se vi è un’anticipo, da chiunque venga, se il difensore adelanta e questo ha un impatto signficativo sull’azione. Deriva da un palo o da un rinvio del portiere e tale difensore interviene nell’azione, sia in modo fattuale che impedendo all’attaccante o all’avversario di riprovare dopo la prima parata, subirà una sanzione”.

Se l’anticipo non ha impatto sul risultato, non sarà necessario ripetere il rigore: “Nel caso in cui vi sia un anticipo, ma il giocatore che calcia il rigore lo manda fuori o sopra la porta, non succederà nulla. Non avrà alcuna rilevanza e non dovrà essere considerato se c’è stato un anticipo o no. Semplicemente, se interviene in una situazione di gioco per mandare il pallone via o tirare di nuovo, si tratta della seconda opzione dell’attaccante”.

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