L’Athletic ha raddoppiato il suo impegno verso Hugo Rincón. Le recenti mosse con il calciatore hanno un obiettivo preciso: consolidare la sua crescita come terzino destro per il futuro. Il club, Ernesto Valverde e tutti sono convinti di questa scommessa che è stata attentamente pianificata per garantire a Rincón, originario della Navarra, una stagione di sviluppo.
Dopo aver rinnovato fino al 2028, Rincón si trasferisce in prestito al Mirandés. C’erano offerte da squadre della Primera Division, buoni progetti nella Segunda Division e la possibilità di fare esperienza fuori dalla LaLiga, ma la reputazione del club di Anduva, noto come un vivaio di talenti, ha fatto la differenza.
Rodrigo Riquelme (Atlético) e Nicolas Jackson, l’attaccante che il Chelsea ha acquistato dal Villarreal per circa 40 milioni di euro, sono due esempi calzanti.
Il legame con l’Athletic è particolare. Una decina di giocatori rossobianchi sono passati per Miranda de Ebro. Tra tutti spiccano i casi di Dani Vivian e Beñat Prados, due pilastri della squadra che ha fatto storia conquistando l’ultima Coppa del Re.
Presto, l’allenatore Alessio Lisci avrà a disposizione Hugo Rincón e ha già a bordo Urko Izeta, capocannoniere dell’Athletic di Bilbao (21 gol). Entrambi sono stati elementi chiave nella squadra riserve che la scorsa stagione ha conquistato la promozione alla Primera Federación ed ora devono fare il salto di qualità con Lisci.
L’opzione Mirandés è gradita perché dista un’ora di strada da Lezama. Il monitoraggio e il controllo sul giocatore sono semplici a livello operativo. I giovani vivono un periodo di maturazione a tutti gli effetti. Questo li aiuta a lasciare casa e a vivere un anno di massima esigenza a un livello più vicino a quello necessario per competere nell’Athletic. È un tipo di spogliatoio differente, una pressione diversa. A Anduva escono dalla loro zona di comfort e non trovano le stesse comodità.
Cessione strategica
Hugo Rincón (21 anni, originario di Valtierra in Navarra) guarda a Dani Vivian e Beñat Prados come riferimenti. Il terzino destro è considerato il successore di Óscar de Marcos e dovrebbe assumerne la posizione in futuro, insieme ad Andoni Gorosabel, ala che è stata acquisita quest’estate. Ernesto Valverde ha tenuto Rincón molto vicino a sé nell’ultimo anno, l’ha convocato 13 volte con la prima squadra -senza farlo debuttare- e ha fatto tutta la pre-stagione, ma ha bisogno di tempo, di fare esperienza. Questo lo otterrà nel Mirandés.
Non tutti i giovani calciatori riescono a raggiungere la prima squadra dalle categorie minori. Ci sono giocatori per i quali si cerca o si ha bisogno di farli crescere fuori, attraverso una o due cessioni di qualità. Beñat Prados, il centrocampista rivelazione della stagione 23-24, è tornato all’Athletic grazie ai 40 match che ha giocato nella Seconda Divisione per il Mirandés. A giugno ha rinnovato fino al 2031. È praticamente della stessa generazione di Hugo. E prima di Beñat c’era Dani Vivian, recente campione europeo con la Spagna. Anche il difensore centrale ha avuto una svolta ad Anduva. È una strada a doppio senso per il calciatore che la merita, con andata e ritorno.
Un progetto diverso in LaLiga.
Il Mirandés sta affrontando un mercato complicato. A pochi giorni dall’inizio della competizione, Lisci deve ancora finalizzare metà della sua squadra, ma ha un vantaggio. I giovani trovano la fiducia e l’ambiente per svilupparsi ad Anduva. Ci sono delle richieste e si valuta la performance, ma l’attenzione è focalizzata al di là del semplice risultato. Questo è come questo umile club della provincia di Burgos si è rafforzato e ha acquisito fascino. In questo modo, riesce ad acquisire giocatori che altrimenti sarebbero fuori dalla sua portata. Jon Guridi (Alavés), Víctor Gómez (Braga), César Gelabert (Toulouse), Sergio Camello (Rayo) o Víctor Meseguer (Valladolid) si sono allenati ad Anduva. L’Athletic ha trovato in quel luogo il partner perfetto per la sua strategia, grazie all’esperienza e alla posizione geografica. Hugo Rincón dovrebbe essere il prossimo successo.
