Sandro, un calciatore di 29 anni, ha interrotto la sua serie di partite senza gol venerdì scorso, segnando un gol dopo 1810 minuti, ovvero dopo 27 partite giocate. L’ultimo gol l’aveva segnato il 2 marzo, quando la sua squadra, l’UD Las Palmas, aveva pareggiato 3-3 a Getafe.
Questo è stato il suo 28° gol in Primera, segnato nel suo 185° incontro e avvenuto solo due minuti dopo che era entrato in campo sostituendo Jaime Mata. La celebrazione richiamava alla mente gli attacchi dei critici sulla sua scarsa vena realizzativa.
Questo giocatore ha una lunga esperienza con il Barça, Málaga, Sevilla, Real Sociedad, Valladolid, Huesca e Getafe, e sta cercando di invertire la tendenza negativa che lo accompagna negli ultimi anni: nelle ultime sette annate in Primera ha segnato solo 13 gol, gli stessi che era riuscito a segnare nella stagione 2016-17, la più prolifica della sua carriera, con la maglia del Málaga.
Cambiando il suo numero di maglia, da “9” a “19”, come riportato dal giornale ‘La Provincia’, Sandro spera di spezzare questa maledizione. Finora, per quanti sono superstiziosi, la decisione sembra aver avuto effetto.
Sandro ha messo fine all’attesa venerdì, segnando un gol. Ora, la speranza è che il prossimo gol non si faccia aspettare troppo. Se ci riuscirà, non dovrà più portare le sue mani dietro le orecchie per celebrare.