Durante la presentazione di Sucic e Sergio Gómez, Jokin Aperribay ha delineato le linee guida per il futuro della Real non solo per l’anno in corso, ma anche per i prossimi cinque anni. Sostiene che la squadra scriverà una nuova storia con “i migliori scrittori”, che considera essere Olabe e Imanol.
Aperribay spiega che con la partenza di due pilastri come Le Normand e Merino, la Real ha concluso un libro strepitoso che racchiude cinque anni “di grandissimo successo sportivo”, tra cui la vittoria della Coppa del Re, cinque partecipazioni in Europa e buone performance in Champions League.
Hanno scelto di reclutare giovani talenti come Gómez, Javi López e Sucic per costruire un nucleo di 16 calciatori nati dopo il 2000, con l’obiettivo che siano loro a scrivere il prossimo capitolo della storia. “Avremmo potuto puntare su giocatori di 28 anni per avviare un nuovo capitolo, ma non dobbiamo temere se i risultati saranno leggermente peggiori inizialmente”, ha dichiarato il presidente, anticipando una possibile iniziale battuta d’arresto, ma rimanendo fiducioso nei suoi obiettivi: “Mi piacerebbe che questo gruppo di giovani vincesse LaLiga e per questo dobbiamo dare loro fiducia, poiché un giorno potrebbero farlo” è stato il suo messaggio ambizioso. “Avanti, questa è la Real!” è stato il suo mantra durante tutta la conferenza.
Le partenze cambiano il corso della storia
Aperribay ritiene che la Real abbia una squadra piena di talento che deve trasformare in “praticità” nel prossimo quinquennio. Le vendite obbligate di Le Normand e Merino, per le quali riceveranno circa 70 milioni di euro, hanno portato loro a riconsiderare il loro progetto per il futuro: “Se non ci fossero state delle partenze, avremmo cercato il prossimo capitolo del solito libro, ora dobbiamo aprire un nuovo libro”, afferma l’imprenditore, approfondendo la sua metafora.
Nonostante tutto, il suo messaggio suggerisce che questa Real, senza il coraggio di coloro che se ne sono andati, potrebbe non puntare agli stessi obiettivi come nei precedenti anni. Aperribay non si arrende. Chiesto se le sfide fossero le stesse, risponde: “Lo spero. Vorrei dire di sì, ma sono il presidente e tifo per la Real. Ciò che posso assicurarti è che meritano la fiducia di tutti noi,” sostiene.
Aspetta più ‘Merinos’
Il presidente confida che gli arruolamenti degli ultimi anni “saranno come Mikel Merino” e che, di conseguenza, “rimarranno sei anni e ci daranno una Coppa”. Nel suo elenco di frasi pronte, il massimo leader della Real ha detto che “la Real non ha una strada breve per costruire il successo” e che “le sfide come club sono importanti e non abbiamo intenzione di prendere scorciatoie”.
Ad ogni modo, Aperribay ricorda che il denaro del club “è sul campo”, ma sempre con l’impegno di mantenere un budget “sostenibile e ragionevole”. Dice che la Real non pensa al profitto e che spingono “al limite con il loro budget, anche superando a volte”.