Durante la partita tra l’Atletico Madrid e il Villarreal, si è verificata una situazione curiosa nel corso del primo tempo. A metà incontro si è svolta la pausa per l’ idratazione. In quel momento, lo stato del match era di 1-1, con entrambe le squadre che mostravano forti sfide e opportunità.
Approfittando di questa pausa, le squadre hanno bevuto acqua e ricevuto consigli dai loro allenatori. Il commentatore del match su Movistar ha espresso il desiderio di ascoltare quello che l’allenatore dell’Atletico, Simeone, avrebbe detto.
Anche se molti avevano lo stesso desiderio, Simeone, un veterano del calcio tradizionale, non è molto incline a permettere tali interventi televisivi.
Aveva affermato precedentemente che non gli piacevano le interviste ‘post-partita’ con il coach della squadra avversaria e nemmeno le telecamere nello spogliatoio prima del match.
Evitò decisamente l’idea di avere un microfono a pertica al suo fianco per ascoltare le istruzioni che avrebbe dato. L’argentino considerava questo un vantaggio per l’avversario, dato che avrebbero potuto ascoltare le sue direzioni. Simeone ha indicato il microfono un paio di volte, come se stesse dicendo ‘non posso parlare finché questo non se ne va’. E così è stato, fino a quando il mezzo televisivo non è stato rimosso, egli non ha riunito la sua squadra.
Quando l’ha fatto, ha voltato le spalle alla macchina fotografica per impedire che venisse sentito qualcosa.
I commentatori di LaLiga hanno spiegato che giocatori e allenatori hanno il diritto di partecipare o meno a questo tipo di pratiche per rendere le trasmissioni più spettacolari, e che non è qualcosa imposto dal campionato.