Rafa Benítez, che è stato licenziato come allenatore del RC Celta nel mese di marzo scorso, ha espresso la sua frustrazione nei confronti dei dirigenti del club galiziano. Questi, secondo Benítez, hanno eseguito le stesse mosse tattiche che lui aveva suggerito prima del suo licenziamento, durante la 28ª giornata dell’ultima stagione.
Benítez sostiene che i dirigenti abbiano deciso di fare queste scelte solo dopo che lui non era più lì, per non dover ammettere che aveva ragione.
In un’intervista alla trasmissione ‘Stick to Football’, l’esperto tecnico ha criticato anche il severo fair play finanziario della LaLiga, affermando che esso impedisce ai club più piccoli di competere contro i giganti del calcio.
Secondo Benítez, un equilibrio economico è impossibile se il Madrid può spendere 600 milioni e il Celta solo 60.
Il coach ha anche spiegato perché aveva scelto di accettare l’offerta del Celta, citando le origini galiziane di sua moglie e la presenza del portoghese Luis Campos nella direzione sportiva. Benítez ha rivelato che la presenza di Campos, atteso per portare nel club calciatori dal PSG o da altre squadre, l’ha motivato a credere in una possibile proiezione europea del Celta.
Infine, Benítez ha dichiarato di aver ricevuto offerte da Grecia, Messico e Arabia Saudita, ma ha anche affermato che la sua priorità è tornare ad allenare in Premier League.