“Inizia, Imanol!”, urlava il co-pilota Luis Moya a Carlos Sainz quando si fermarono a pochi metri dal traguardo di quello che avrebbe dovuto essere il loro Mondiale di Rally nel 1998. Qualcosa di simile potrebbe essere suggerito oggi a Imanol a Cornellà.
La Real Sociedad affronta la seconda partita della stagione contro l’Espanyol, e sente già l’urgente bisogno di una vittoria per dissipare i dubbi persistenti dovuti all’assenza di Merino e Le Normand, e la delusione dell’inaugurale sconfitta contro il Rayo Vallecano (1-2).
Se gli Realistas sperano in una ripresa e ritrovare l’entusiasmo, è tempo di cominciare a vincere. ‘Inizia il gioco’.
Contendere con un neo-promosso come l’Espanyol evoca sentimenti contrastanti. Queste squadre tendono ad allinearsi con la positività trasmessa dalla promozione, e inoltre si presentano per la prima volta davanti ai loro tifosi ansiosi di accoglierli. D’altra parte, dovranno affrontare un avversario determinato a non retrocedere again, che ha perso il suo attaccante, Braithwaite, e che sta lottando economicamente. Infatti, non ha speso un singolo euro per i rinforzi estivi: è ricorso a cinque prestiti (Carlos Romero da Villarreal, Král da Union Berlín, Alejo Véliz da Tottenham, Irvin Cardona da Augsburgo e Kumbulla da Roma) e un giocatore a parametro zero (Tejero, da Eibar).
Un’altra settimana, e alcune certezze…
Oggi, il giorno della partita, la Real s’incammina per Barcellona. Non recuperano nessuno, nessun nuovo acquisto e hanno un ulteriore infortunato, Barrene. Nonostante queste circostanze, ci sono alcuni vantaggi: hanno avuto un’intera settimana in più per lavorare quest’estate, un periodo durante il quale Imanol ha potuto allenare ogni giocatore solo nell’ultima settimana. E’ certo che Merino è ora un giocatore di Arsenal (non ancora ufficialmente annunciato) e che Zubimendi sta bene e si rimarrà con la squadra.
Nonostante la performance del team contro Rayo potrebbe essere migliorata, non si prevedono cambiamenti nella formazione iniziale. Zubeldia non ha potuto partecipare a causa di lombalgia, Barrene e Odriozola sono fuori gioco e Carlos Fernandez rimane in una situazione difficile da comprendere, senza contribuire né lasciare. Potrebbe essere che Sergio Gómez e Sucic avranno più opportunità di giocare dalla partenza in mezzo, ma sembra probabile che il comando sarà di Martin Zubimendi Ibañez. Sembrerebbe strano se il tridente offensivo non fosse composto da Kubo, Oyarzabal e Becker.
Per la maggior parte della scorsa stagione, la Real di Imanol ha avuto prestazioni migliori in trasferta che in casa, quindi è possibile aspettarsi un risultato migliore di quello di sei giorni fa contro un Espanyol senza stelle, che vede la squadra txuri urdin come un esempio da seguire.
Per comprendere appieno l’evoluzione della Real, è importante ricordare che fino a poco tempo fa, l’Espanyol era una squadra di livello simile e un avversario contro il quale si svolgevano battaglie senza quartiere. I 12 scontri a Cornellá hanno portato a cinque vittorie locali, due pareggi e cinque vittorie della squadra txuri urdin, tra cui lo 0-5 con Eusebio, il 1-3 di Isak e Willian con Imanol e il 2-3 di due anni fa, che è stato l’ultimo scontro, con la performance di spicco di Take Kubo.
È agosto e le regate de La Concha non sono ancora iniziate, ma la Real non può aspettare il loro inizio per entrare in azione.