Imanol si presentò seccato in sala stampa. Ammise lui stesso di essere arrabbiato, e addirittura si scusò con i giornalisti che gli ponevano domande: “Mi scuso se riverso su di voi la mia frustrazione, non siete certo voi la causa dei recenti avvenimenti”, affermava.
L’allenatore era chiaramente insoddisfatto di quello che era successo pochi minuti prima. Pur vedendo segnali positivi in una Real che è rimasta in dieci dopo mezz’ora, il resto della partita non l’ha convinto: “Abbiamo passato loro il pallone perché non eravamo in grado di resistere.
Fino all’errore di Igor, non stavamo subendo un assalto, ma con uno in meno tutto diventa più complicato”, diceva riguardo alla partita. Ha evidenziato le buone mosse della squadra nei primi momenti, ma ha ammesso la sua preoccupazione per i cartellini che sia Zubeldia che Pacheco hanno visto, attribuendo la mancanza di forza a entrambi: “È una questione di potere, sappiamo cosa significa la Prima Divisione se perdi gli scontri. Molto semplice”, ha detto. Imanol era consapevole che giocare in inferiorità numerica avrebbe alla fine stancato una squadra che è ancora lontana dal poter resistere per novanta minuti, ma non ha cercato scuse: “Siamo abituati a giocare ogni tre giorni. Non era una mancanza di energia. La squadra stava facendo quello che avevo detto loro”.
Lo vede ancora acerbo.
Imanol ha parlato di Jon Martín, che è sceso in campo nella seconda metà, sostituendo Pacheco, sofferente: “Il primo tentativo lo ha fatto. A livello difensivo ha vinto solo una sfida. Quella in cui si è lanciato a terra. È ancora molto distante, è molto giovane”, ha spiegato. L’allenatore ha elogiato la sua eccellente pre-stagione e ha ammesso di non aver visto nessuno della sua età giocare così alla Real; tuttavia, ritiene che il ragazzo di Lasarte sia molto lontano dall’essere un titolare alla Real, a meno che non sia costretto a contare su di lui perché non ha alternative: “Se dobbiamo contare su Jon Martín come soluzione, sarà molto difficile perché è ancora molto acerbo”, ha detto Imanol, lasciando aperta la possibilità di un ultimo arrivo. Una possibilità che chiuderebbe immediatamente, poiché ha nuovamente detto: “Siamo la Real Sociedad, ne sono certo. Jon Martín, Pacheco, Elustondo e Igor. Supporteremo fino alla fine”.
Manca l’adattamento
Parlando di Sucic, che non ha nemmeno disputato un minuto ieri, ha detto che ha ancora del lavoro da fare per poter contribuire: “Luka è appena arrivato, gli mancano le sessioni di allenamento e di studio video per poter dare quello che penso possa dare”. Nonostante tutto, Imanol ha voluto minimizzare l’importanza di queste prime giornate, sottolineando che nemmeno la scorsa stagione era iniziata nel migliore dei modi: “Quanti punti avevamo la stagione scorsa a questo punto? E’ semplicemente calcio. Non sono preoccupato”.