L’Espanyol è alla ricerca della velocità

Il calcio torna allo RCDE Stadium, un luogo che solo 15 giorni fa ha esplodito di gioia quando Alejo Veliz ha segnato all’ultimo minuto. Era il gol decisivo per la rimonta dell’RCD Espanyol contro il Rayo Vallecano (2-1), segnando la prima vittoria della squadra in occasione del loro ritorno alla Primera División.

Tre punti preziosi, uniti a quelli guadagnati al Cívitas Metropolitano (0-0) contro l’Atletico de Madrid, hanno permesso di cancellare i primi due rovesci contro la Real Sociedad (0-1) e soprattutto contro il Valladolid (1-0). Ora, dopo la pausa per le partite internazionali, è il turno del Deportivo Alavés, un avversario ostico visto i risultati degli ultimi anni.

Nei sei incontri a Cornellà-El Prat, inaugurato il 2 agosto 2009, ‘il Glorioso’ ha subito cinque sconfitte e un pareggio. Zero vittorie e un solo gol a favore, quello segnato dall’ex giocatore dell’Espanyol Jonathan Calleri nel 2019. Queste statistiche promettenti per l’Espanyol contrastano con quelle di Luis García Plaza in questo inizio di stagione: 7/9 punti dopo aver perso a Vigo nella prima giornata, inclusa una vittoria ad Anoeta (2-1). E la sensazione è che, nonostante le perdite di giocatori come Luis Rioja, Samu Omorodion o Giuliano Simeone, l’Alaves non abbia ancora raggiunto il suo massimo potenziale. Ne sono la prova i suoi due ultimi acquisti: Toni Martínez, autore di due gol in 46 minuti e destinato a fare grandi cose a Mendizorroza, e Joan Jordán, che si appresta a debuttare con la sua nuova squadra nel luogo che considera la sua casa calcistica.

Senza sorprese, il giovane cresciuto nell’Espanyol dovrebbe iniziare dalla panchina, mentre l’ex giocatore del Porto, che si è rivelato un colpo di mercato di LaLiga, potrebbe essere uno dei due nuovi inserimenti che García Plaza potrebbe fare nella formazione iniziale, oltre al ritorno di Ander Guevara in posizione di doppio pivot. Il suo omologo sul panchina catalano, Manolo González, ha più incertezze. L’uomo di Lucense dovrà scegliere se mantenere il 4-4-2 che ha dato ottimi risultati contro il Rayo, con Carlos Romero al posto di Brian Oliván e la coppia d’attacco formata da Javi Puado e Veliz, o se ripristinare la formazione con tre difensori centrali, riportando Omar El Hilali in una linea difensiva piena di dubbi. Manolo ha escluso Fernando Calero, che ha ancora problemi alla caviglia destra, e ha lasciato incerto Lele Cabrera, che ieri ha testato con la squadra dopo due partite d’assenza, e Marash Kumbulla, che ha giocato 180 minuti in due partite con la nazionale albanese. “In principio entrambi stanno abbastanza bene. Dobbiamo cercare di minimizzare i rischi in modo che possano giocare 90 minuti in buone condizioni”, ha affermato l’uomo di Folgoso de Caurel, alla ricerca del 7/9 prima di visitare il Santiago Bernabéu. Alla ricerca della Veliz, insomma.

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