Chi dovrebbe essere responsabile dell’applicazione della punizione per gli insulti razzisti su Vinicius sui social network?

Ieri pomeriggio, abbiamo appreso che la Commissione Permanente della Commissione Statale contro la Violenza, il Razzismo, la Xenofobia e l’Intolleranza nel Sport ha deliberato in una riunione settimanale una risoluzione modello. Si propone di punire un tifoso per i suoi attacchi razzisti sui social media nei confronti di Vinicius.

Letteralmente, suggerisce “una sanzione molto severa di 60.001 euro e la proibizione di accesso agli stadi per un periodo di due anni a un tifoso identificato come responsabile della diffusione ripetuta di numerosi insulti razzisti e immagini dello stesso tenore contro il calciatore Vinicius José de Oliveira do Nascimento (Vinicius Jr.) sul suo profilo del social network X.” Si è inoltre deciso di riferire l’incidente alla Procura per valutare se costituisce un reato di odio.

Ora, questa proposta deve essere attuata in quanto la Commissione non ha potere sanzionatorio. Come previsto dalla legge contro la violenza, il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza nello sport, è il Segretariato di Stato per la Sicurezza responsabile dell’esecuzione di questa sanzione, data l’entità della stessa. Letteralmente afferma: “Il Segretariato di Stato per la Sicurezza, da 60.000,01 euro a 180.000 euro.” Quando le sanzioni superano i 180.000 euro, le decisioni passano nelle mani del Ministero dell’Interno e persino del Consiglio dei Ministri. “Il Ministero dell’Interno, da 180.000,01 euro a 360.000 euro. Il Consiglio dei Ministri, da 360.000,01 euro a 650.000 euro.” Ha anche deciso di mandare i fatti alla Procura per verificare se costituiscono un reato di odio.

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