Ha spinto affinché il Nou Mestalla fosse la sede del Mondiale 2030 e, nonostante la mancata partecipazione di Valencia al torneo mondiale, continua a sottolineare l’importanza che il Valencia completi i lavori del nuovo stadio. La sindaca della città, María José Catalá, ha affermato che “è adesso o mai più” riguardo alla costruzione che il club valenciano ha interrotto dal febbraio 2009.
Durante un’intervista a COPE, la sindaca ha assicurato che l’atteggiamento del Valencia è positivo e il club sta desiderando finalizzare il progetto per il nuovo stadio, la cui scadenza è fissata per il 12 ottobre. Il Mestalla è stato in negoziati con Goldman Sachs per tutto l’estate, cercando un prestito di 120 milioni di euro che gli consentisse di consolidare il suo debito con le istituzioni finanziarie e rifinanziarlo a lungo termine, per poterlo ripagare nel corso di 20 o 25 anni senza che i debiti esistenti, suddivisi tra varie entità, soffochino il club nei prossimi dieci anni.
Tutto questo permetterebbe al club di procedere con il Nou Mestalla. Attualmente, il Valencia spende più di un terzo del suo budget solo per saldare i crediti che ha con le istituzioni finanziarie, una situazione che, secondo fonti informate sulla questione, è ciò che causa la mancanza di investimenti in nuovi giocatori, poiché pagare trasferimenti di dieci o quindici milioni di euro farebbe finire il Valencia in rosso nel suo bilancio, un segnale d’allarme per il club, che cerca la “sostenibilità finanziaria”. In ogni caso, la sopravvivenza del Valencia dipende dalla costruzione del Nou Mestalla e, secondo Catalá, il progetto è ancora attivo. “Ci dicono che l’atteggiamento di Valencia è positivo, che desiderano presentarci il progetto di realizzazione e che poi vogliono riprendere i lavori a gennaio”.
Se la scadenza non viene rispettata, la licenza cade, l’urbanizzazione cade, tutto cade, assolutamente tutto cade… Ma dove ci porta questo? “È adesso o mai più”, ha affermato. La sindaca, che ha ricoperto il ruolo di leader della città negli ultimi 18 mesi, ha sottolineato che non si può “lasciare lo stadio in questa condizione per decenni e decenni senza che nessuno si pronunci”, ed ora è il momento di “dire ‘adesso o mai più'”. “Il Comune di Valencia ha la competenza solo in questioni che coinvolgono o influenzano il Valencia Club de Fútbol in relazione a una licenza per edilizia e per i piani di sviluppo urbano che determinano il futuro, che non sono privilegi urbanistici”, ha concluso Catalá, rispondendo alla domanda se potesse fare pressione per l’uscita di Peter Lim dalla società.