Sabato pomeriggio (alle 14), la Real Sociedad affronta il terrore personale e quello dei loro tifosi, giocando in un campo maledetto come quello del Nuevo José Zorrilla in un momento particolarmente difficile dell’era Imanol, caratterizzato da un gioco insoddisfacente, cattivi risultati, un’atmosfera negativa e incertezza.
L’allenatore Imanol sta cercando di mantenere la calma e la tranquillità nonostante il clima tumultuoso che si sta formando, ma la verità è che la sua squadra è sotto pressione arrivando a Valladolid dopo aver guadagnato solo quattro punti su 18 possibili, a fronte di un calendario ottimale.
La confrontazione con il Valladolid, che ha gli stessi punti, un incontro in meno, e pressappoco gli stessi problemi sarà difficile da digerire, soprattutto un anno e un giorno dopo aver dominato l’Inter ad Anoeta nel loro debutto in Champions. Il 21 settembre 2023, i tifosi della Real erano infuriati per aver subito un gol di Lautaro al 87′ che gli ha impedito di vincere contro i più recenti finalisti della Champions. L’atmosfera generale è cambiata.
Campo ostile
Nonostante sia uno dei campi preferiti dai tifosi della squadra txuri urdin, che torneranno a tingersi di blu e bianco in una delle zone della tribuna, Zorrilla si rivela un campo ostile per la Real. Non vincono a Valladolid dalla stagione 2016-2017, quando hanno ottenuto una vittoria di coppa per 1-3 grazie al tecnico Eusebio, al goleador Juanmi e a Iñigo Martínez. Alla gara assistette dal margine un giovane Zubeldia e da casa Oyarzabal e Aritz, nonostante fossero nella squadra. Per ricordare una vittoria in campionato bisogna tornare alla stagione 2001-2002, quando sconfissero il Valladolid con lo stesso punteggio con Eusebio in campo come giocatore. A quel tempo, il tecnico della Real era Roberto Olabe. Una coincidenza curiosa.
L’insolito team di Pezzollano, costantemente in conflitto tra società, tifosi e staff tecnico, sfiderà la Real a Pucela. La squadra dubbiosa per via di Raul Moro, l’unico marcatore finora e la maggiore minaccia, è in difficoltà e vincere contro di loro sarà duro, specialmente in un orario che non favorisce la Real nelle partite fuori casa. Infatti, solo una volta su quattro tentativi ha avuto successo in partite mattutine, quella volta a Vallecas.
Priorità: ritrovare il gol
Per invertire questa malaugurata situazione, la Real ha bisogno di molte cose, ma la principale è sicuramente il gol. Nessuno dei suoi attaccanti è riuscito a segnare e ha accumulato solamente tre reti in sei partite. L’ultima volta che la squadra ha segnato è stato 353 minuti fa, quando Brais ha realizzato un gol su un assist di Sergio Gómez contro l’Alavés a Anoeta, con un uomo in meno. Ma non è bastato per totalizzare punti. Per risolvere questa situazione, Imanol potrebbe decidere finalmente di dare una chance al nuovo acquisto estivo e grande speranza della Real, Orri Oskarsson, che non ha offerto molto fino ad ora in veste di sostituto ma sembra poter entrare nell’undici titolare.
Imanol potrebbe apportare ulteriori cambiamenti per rinnovare la squadra, come suggerito in conferenza stampa. Becker e Kubo potrebbero sostituire Barrene e Turrientes, e Aramburu potrebbe sostituire Aritz. Anche se l’Europa attende, la priorità attuale è LaLiga. Inoltre, la presenza di Urko nella lista, nel quarto anniversario del suo debutto e di David Silva, potrebbe implicare un riposo previsto per Zubimendi. Non sorprenderebbe neanche un eventuale cambio di sistema di gioco.
In ogni caso, è il momento di vincere per calmare le acque.