Se subisci una penalità dopo i sei tentativi senza successo. In difesa, nessuno deve essere in grado di passare

Manolo González, l’allenatore dell’Espanyol, è fiducioso nella capacità della sua squadra di ottenere un risultato positivo sabato allo stadio Santiago Bernabéu. Per raggiungere questo scopo, il tecnico esige la massima concentrazione della sua squadra e un’efficacia elevata sia in attacco che in difesa.

A seconda dell’ultimo allenamento precedente alla partita, che potrebbe coinvolgere Calero, González ha detto che andranno al Bernabéu “sicuri come sempre, a cercare di vincere. La partita è molto difficile, come quella con l’Atlético. Ma crediamo in quello che facciamo e siamo convinti di poter vincere”.

González dice che per raggiungere questo obiettivo useranno “la formazione migliore possibile. Quando abbiamo il pallone dobbiamo essere decisi e cercare di non farcelo prendere. Quando i nostri avversari attaccheranno, cosa che faranno, dobbiamo saperlo gestire, così non ci metteranno sotto. E dobbiamo lavorare sodo, correre più di loro, indipendentemente se abbiamo o meno il pallone. E dobbiamo avere personalità con il pallone”, spiega come strategia. L’allenatore non dà troppo peso all’importanza della partita per il club, mettendo in luce il suo punto di vista personale quando gli chiedono se sia il culmine della sua carriera: “Lo sarà quando avrò trascorso molti anni all’Espanyol, con il team che gioca in Primera da molti anni, come meritano. Questo sarà il punto più alto. La partita di domani è speciale, ma l’obiettivo è rimanere qui a lungo e che la squadra migliori ogni giorno. Giocare in un campo come il Bernabéu è importante. Ma non so per gli altri, ma per me allenarmi oggi qui, allo stadio RCDE vuoto, è fantastico”, sottolinea, mostrando la sua lealtà all’Espanyol. González non si lascia intimorire dalla lista delle stelle del Real Madrid e ‘consiglia’ di “fermarli con duro lavoro, con organizzazione, con aiuti difensivi… E a volte nemmeno questo basta”.

A livello morale e mentale, siamo forti. Non importa cosa succeda, abbiamo la determinazione di cercare di vincere”. “Se Ancelotti parla di rotazioni? Non dovrebbe disturbare nessuno, soprattutto se viene da Ancelotti. Lo vedo più come un gestione del team. Inoltre, se si toglie Rodrygo per inserire Endrick o metti Modric come titolare… di cosa stiamo parlando?”. Non è infastidito da un possibile aumento dell’euforia tra i tifosi a seguito di due vittorie consecutive e lo giustifica affermando che “i giocatori hanno offerto qualcosa che piace”, ma avverte che “l’anno è lungo e difficile per molti team di Primera”. Dopo aver festeggiato il buon periodo di Puado e annunciato che presto arriverà il momento di dare minuti a Ünüvar, l’unica nuova acquisizione nella stagione fino ad ora, conclude il suo intervento riassumendo quelle che spera siano i punti chiave del confronto al Chamartín: “È fondamentale non subire gol e fare male all’avversario quando si ha l’opportunità. Se hai sei occasioni e non segni, paghi il prezzo. Per vincere devi giocare la partita perfetta, essere molto efficiente e difensivamente, non deve passare nessuno. Altrimenti, è molto difficile”.

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