Marcos Llorente non affronterà l’attesa ‘battaglia’

Il calciatore dell’Atletico Madrid, Marcos Llorente, ha dimostrato un eccellente livello di gioco in questa stagione, distinguendosi particolarmente quando opera dal lato destro del campo. Nei primi sette incontri di questa stagione, ha segnato due goal e fornito due assist, uno in Liga e uno in Champions League, statistics straordinarie considerando il ruolo che ricopre in campo.

Nonostante queste prestazioni, è stato sorprendentemente escluso dalla prima lista della stagione dell’allenatore Luis de la Fuente per la nazionale, nonostante sembrasse una scelta sicura dopo l’annunciato ritiro della nazionale di Jesús Navas, il terzino che aveva impedito in precedenza la sua convocazione per il torneo in Germania.

De la Fuente ha invece optato per Mingueza, lasciando così Llorente a Madrid. In realtà, il giocatore proveniente dal vivaio di Barcellona ha iniziato la stagione in maniera eccellente, segnando due goal e fornendo tre assist nei primi sei match di Liga, giocando anch’egli dal lato destro del campo. De la Fuente l’ha convocato per la nazionale sia per le sue statistiche che per l’impressione fatta in campo, anche se non ha debuttato né contro Serbia né contro Svizzera, due partite in cui ha giocato Carvajal. Tuttavia, Mingueza ha avuto problemi fisici nelle ultime settimane che gli hanno impedito di giocare con continuità. Infatti, nel recente match ha giocato solo cinque minuti, e non sarà disponibile per la partita contro l’Atletico Madrid. Di conseguenza, Llorente non avrà la sfida che aspettava per il ruolo di esterno destro nella nazionale spagnola. È probabile anche che giocherà nel ruolo di mediano, data l’elevata quantità di partite che devono giocare sia Koke che De Paul. Stranamente, Javi Manquillo, cresciuto nelle giovanili dell’Atletico Madrid e tornato in Spagna la scorsa stagione dopo aver trascorso gran parte della sua carriera in Premier League, prenderà il posto di Mingueza sulla fascia destra del Celta Vigo.

Fece il suo debutto sotto la guida del Cholo, ma alla fine se ne andò perché l’argentino non credeva in lui. Ora potrebbe cercare una sorta di ‘riscatto’.

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