Cerezo clarifica le sue affermazioni: “Abbiamo tutti l’obbligo di combattere il razzismo”

Prima dell’incontro tra le direttive dell’Atlético de Madrid e del Real Madrid, Enrique Cerezo, il presidente dell’Atlético, ha parlato con i media. Riguardo alla competizione, ha dichiarato: “Per noi, tutti sono avversari da sconfiggere, dal primo all’ultimo”.

Interrogato sulla tensione nel derby, Cerezo ha assicurato che nell’Atlético non ci sono né razzisti né antirazzisti, solo tifosi ordinati che, come in tutte le tifoserie, hanno i loro gruppi che gestiscono queste questioni. Ha ribadito che la squadra è sempre a favore della calma e che le persone vanno allo stadio con i loro bambini, parenti e amici per godersi una partita di calcio, non per assistere a una guerra.

Ha poi invocato un comportamento adeguato dai tifosi al Metropolitano, come è sempre stato. Non si è voluto esprimere sulla previsione del match ma ha assicurato che come sempre, l’obiettivo è vincere. Ha lodato la squadra, specialmente Julián Alvarez, sottolineando la sua grande abilità.

L’aspettativa, a suo avviso, rimane sempre la stessa: cercare di vincere tutto. Interpellato sulla posizione dell’Atlético rispetto a Real Madrid e Barcellona, ha ribadito che rimangono all’altezza che desiderano, cercando solo di avere fortuna e vincere le partite. Infine, ha espresso un certo rammarico per la mancanza di Mbappé, affermando che a loro piace vedere squadre con grandi giocatori dimostrare le loro abilità sul loro campo.

Di fronte all’ondata di sconcerto generata da alcune di queste proteste, Enrique Cerezo ha voluto fare delle precisazioni: “Dobbiamo vivere e goderci una partita spettacolare ed emozionante, come ognuna delle partite che disputiamo tra le nostre squadre, in un clima di calma e rispetto. I nostri tifosi mostrano sempre rispetto nei confronti di tutti gli avversari e sostengono la nostra squadra con passione, ma sempre dimostrando i valori che ci rappresentano. Quando ho parlato con vari giornalisti prima di unirsi all’evento con il Real Madrid, ho commesso un errore che tutti avranno percepito come tale, ma preferisco chiarirlo per evitare qualsiasi tipo di equivoco. Intendevo dire che tutti abbiamo la responsabilità di combattere il razzismo. Nel calcio e nel nostro stadio non c’è posto per forme di razzismo e sia il nostro club che i nostri tifosi hanno sempre dimostrato di essere contro qualsiasi manifestazione di razzismo o xenofobia”.

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