L’ex portiere del Valencia e del Real Madrid, Santi Cañizares, è intervenuto nel programma ‘Despierta San Francisco’ su ‘Radio Marca’ per commentare gli eventi del derby madrileno di domenica scorsa, in particolare riguardo Thibaut Courtois, e per condividere ricordi della sua carriera tra i pali.
Ha affermato: “In passato, i portieri ricevevano un trattamento davvero duro. La mia esperienza è stata nettamente peggiore rispetto a quella dei portieri attuali. Ricordo un episodio in cui mi lanciarono un seggiolino, strappato dai detriti di cemento. Se mi avesse colpito, sarebbe stata una tragedia, ma un operaio intervenne e lo rimosse.
Questo è un chiaro atto di violenza. Non c’era protezione per noi”. Ha anche commentato la situazione di Courtois, sottolineando che “l’errore che ha commesso è un problema di etica e morale, ma non dobbiamo trasformarlo in un capro espiatorio per il lancio di oggetti. Non perdiamo di vista il vero obiettivo: chi si comporta in modo scorretto deve essere allontanato. Se queste cose accadevano, il gioco veniva fermato”. Riguardo all’atteggiamento dei tifosi, ha detto: “Ci sono ideologie estremiste dietro a questi gruppi. Ricordo i Yomus, nel periodo difficile con Koeman, che ci hanno avvicinato in aeroporto. Parlando con loro, ho scoperto che non mi hanno mai chiesto denaro, ma sono consapevole che altri lo hanno fatto. Io ho sempre mantenuto una certa distanza dalla curva avversaria, anche se il mio modo di interagire con gli arbitri o i rivali dava fastidio”.
Sono lieto che finalmente si inizi a fare qualcosa riguardo a questa questione, poiché i portieri sono stati trascurati.